Lautaro ha raggiunto la maturità definitiva: i numeri sono straordinari

(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Lautaro Martinez si sta rendendo protagonista di una stagione straordinaria, che certifica con forza il raggiungimento di una piena maturità.

La piena maturità di un attaccante la si percepisce specialmente da un fattore, vale a dire la capacità di incidere anche quando le prestazioni sono tutt’altro che brillanti. Gli ultimi mesi della passata stagione e i primi dell’annata corrente hanno segnato esattamente questo passaggio per Lautaro Martinez, divenuto ormai un calciatore pienamente maturo, incisivo e soprattutto continuo. Una delle critiche che in passato venivano maggiormente mosse al Toro era di non riuscire ad essere costante nelle sue prestazioni, ma oggi, con una fascia da capitano al braccio e delle grandi esperienze vissute tra club e Nazionale, egli ha finalmente trovato la sua piena consapevolezza, e a certificarlo sono gli impressionanti numeri di quest’avvio di stagione.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Inter, i numeri di Lautaro Martinez sono impressionanti

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il bomber argentino detiene al momento una media gol di una rete ogni 75′ minuti di gioco, vale a dire meglio di Haaland e Kylian Mbappé. El Toro al momento ha messo a segno ben 12 gol tra campionato e Champions League, quindi in 11 match totali giocati: un dato impressionante che mette in evidenza la letalità acquisita dal giocatore nel corso di questi ultimi mesi. A contribuire al raggiungimento di questo livello non è stata solamente la fascia da capitano, che lo ha inevitabilmente responsabilizzato, ma anche la centralità assoluta che ha acquisito nei meccanismi di Simone Inzaghi,

Il tecnico piacentino è stato infatti in grado di sfruttare al meglio l’universalità tecnica del giocatore, rendendolo non solo il finalizzatore ultimo della squadra, ma anche un importante rifinitore di gioco e punto di riferimento nella costruzione avanzata. La sua capacità di venire incontro e le abilità acquisite nell’attacco alla profondità lo rendono tanto mortifero quanto complicato da contrastare, in un mix di caratteristiche che attualmente fanno di lui uno dei migliori attaccanti d’Europa.