L’Atletico Madrid vince l’11ª Liga in una stagione ricca di emozioni

L’Atletico Madrid vince l’11ª Liga in una stagione ricca di emozioni

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La tranquillità della fuga, la sofferenza, la gioia. Questi sono stati i sentimenti dei tifosi dell’Atletico Madrid che oggi ha vinto LaLiga più folle degli ultimi anni. La squadra di Simeone era partita macinando vittorie su vittorie e, sfruttando gli alti e bassi e le partite in meno di Real Madrid e Barcellona, era scappata via con anche più di dieci punti di vantaggio. Un percorso che sembrava inarrestabile anche dopo la sconfitta, la prima in campionato del 12 dicembre contro il Real. I Colchoneros si riprendono, ma a febbraio cambia tutto. Tanti pareggi, due sconfitte e le avversarie si fanno di nuovo sotto. Arriva l’8 maggio: Atletico, Barcellona, Real Madrid e Siviglia si scontrano e si giocano un campionato clamorosamente riaperto. Pareggiano tutte, non cambia nulla. 16 maggio: il Real vince e in contemporanea l’Atletico perde con l’Osasuna. Sorpasso Real. Sembra finita. Tra l’82’ e l’88’ rimontano Lodi e Suarez: l’Atletico ha il destino nelle proprie mani. Stasera la vittoria a Valladolid in rimonta: l’ansia diventa gioia irrefrenabile.

Una stagione per cuori forti e decisa, alla fine, da Luis Suarez. L’uruguayano, cacciato dal Barcellona, ha saputo dimostrare di non essere un giocatore finito. 21 gol e quarto nella classifica marcatori. Il gol della rimonta con l’Osasuna, il gol del titolo stasera. Semplicemente un campione. D’altra parte a Simeone serviva un uomo così: carattere, forza, sete del gol e pochi fronzoli. Suarez ha sostituito alla perfezione Diego Costa e si è imposto in una squadra dove la qualità è stata messa a servizio della compattezza. Pochi gol subiti, linee vicine, zero rischi e cinismo sotto porta. Ovviamente, in uno stile di gioco da Cholismo estremizzato ne hanno pagato le conseguenze la fantasia e la tecnica di Joao Felix. Poco incisivo e tante panchine. Simeone ha preferito Carrasco e Correa.

Il trionfo ne LaLiga arriva dopo 7 anni in cui sono cambiate tante cose e sono arrivati solo tre trofei. L’Atletico Madrid, infatti, è riuscito a lottare per il titolo sono nel 2016, ma senza successo. Non è cambiata la guida. Quel Diego Pablo Simeone che oggi scrive ancora la storia dei Colchoneros. Lui è l’unico superstite di quella squadra insieme a Gimenez e al capitano Koke che ha ricevuto la fascia da Gabi nel 2018. Quest’anno ha sofferto molto, ha visto via via scivolare dalle mani un qualcosa che sembrava certo. Ha saputo ricompattare la squadra, cogliere quei punti decisivi che hanno portato al trionfo. La sofferenza per la gloria: l’Atletico Madrid è Campione di Spagna per l’11ª volta.