L’Atalanta prende ritmo. Gasp mette la quarta e punta il Napoli
L’Atalanta inizia a far andare i giri del proprio motore. Il successo di ieri per 2-0 contro il Monza è valso la quarta vittoria consecutiva in campionato per gli uomini di Gasperini e l’occasione di presentarsi al big match di domenica contro il Napoli con ambizioni importanti.
C’erano più dubbi che certezze attorno alla stagione dell’Atalanta, che veniva da un mercato estivo che ha provocato profondi stravolgimenti della rosa che nella precedente ananta sportiva aveva trionfato in Europa League. Tra addii pesanti (come quello di Koopmeiners) e un’emergenza infortuni (quello grave in piena estate di Scamacca) che ha costretto a rivedere i piani mercato del club in corso d’opera, era difficile capire che Atalanta ci si poteva aspettare nel nuovo campionato.
L’Atalanta si è ritrovata. La Dea con gioco e forze nuove è ancora lì. E domenica può riaprire la lotta Scudetto
Tantissimi cambiamenti con ben 10 nuovi acquisti (senza contare il riscatto di De Ketelaere), che ad inizio stagione hanno compromesso il percorso soprattutto in campionato. Due sconfitte nelle prime tre giornate contro Torino ed Inter, il colpo di coda contro la Fiorentina ma poi le nuove frenate di fine settembre con la clamorosa sconfitta casalinga contro il Como e il pari del Dall’Ara contro il Bologna. Un’Atalanta che sembrava aver perso un po’ la rotta, per quanto con vecchie certezze come Ademola Lookman e nuovi arrivi come Mateo Retegui (attuale capocannoniere del campionato con 10 reti), la Dea si garantiva comunque un’alta competitività.
Un periodo di sbandamento che Gasperini ha saputo risolvere come sempre nel miglior modo, trovando e riscoprendo la sua macchina perfetta anche con elementi del puzzle nuovi, ma senza snaturare le sue idee. Sfruttando anche un calendario favorevole, l’Atalanta si è rimessa in sesto battendo in serie il Genoa con una goleada per 5-1, in scioltezza il Venezia per 0-2, nuova goleada per 6-1 al Verona e infine la vittoria di ieri col Monza per 0-2, in una partita più complicata del previsto.
Solito “nuova” Atalanta. Gasp non ha abbandonato il suo gioco ed è tornato nelle zone alte della classifica
Quattro vittorie di fila che hanno segnato l’ottobre perfetto in Serie A dell’Atalanta, che ora è terza in classifica a 19 punti, a -2 dall’Inter seconda e -6 dal Napoli capolista e con lo scontro diretto in arrivo domenica e che potrebbe ufficialmente inserire la Dea nella lotta al titolo. Una squadra dal grande potenziale offensivo e che vanta attualmente il miglior attacco del campionato con 26 reti, e che ha ritrovato i suoi principi base. Un forte pressing alto condotto a tutto campo e un gioco verticale che si appoggia molto sul far arrivare con immediatezza il pallone ai propri attaccanti nei mezzi spazi della trequarti avversaria.
Non molte squadre di Serie A possono vantare un attacco eclettico come quello dei bergamaschi, che hanno trovato in Retegui il riferimento centrale che serviva e il finalizzatore perfetto, ma attorno all’italo argentino gravitano le abilità, la mobilità e le caratteristiche di Lookman e De Ketelaere, che possono sia combinare tra loro una volta ricevuta la sfera con inserimenti, scambi di posizione e palleggio a terra (a favorire anche gli inserimenti dei centrocampisti), ma anche risolvere con una giocata singola e di talento. Un’Atalanta tornata aggressiva fin dalla difesa, con Gasperini che ha ritrovato il suo pacchetto difensivo ideale con Djimsiti, Hien e Kolasinac ad aggredire alto e a garantire maggiori possiiblità nel recupero palla, pur espondendosi a rischi nelle ripartenze avversarie. Una Dea cattiva ed intensa, che dopo le sbandate di inizio stagione ha ripreso equilibrio e ordine grazie al dinamismo della sua coppia di mediani de Roon ed Ederson, con il centrocampista olandese a rimanere più bloccato e fermo in mezzo e con il brasiliano a fungere da pendolo nelle due fasi, sia come ripulitore di palloni che come arma in più in zona offensiva con le sue progressioni.
La forza della panchina. Da Samardzic agli altri: le nuove risorse della Dea
La vittoria di ieri contro il Monza oltre a valere il quarto successo di fila e il sorpasso alla Juventus in terza posizione, ha regalato all’Atalanta la conspaevolezza di essere cresciuta anche nelle risorse da pescare dalla panchina. Non un match facile quello contro gli uomini di Alessandro Nesta, che hanno giocato alla pari contro i nerazzurri.
Che però all’interno di una partita meno brillante del solito, ha permesso a Gasperini di rinunciare all’intervallo ad uno come Lookman e inserire un elemento Lazar Samardzic. E proprio la mezzala serba con un colpo di mancino pregevole ha piegato il muro del Monza, in un’azione iniziata da un altro neo entrato com Zaniolo e rifinita d Retegui. L’Atalanta è tornata a giocare come sa, e quando non gioca alla perfezione la vince con il talento delle riserve. Con il 2-0 finale che arriva sull’asse di un altro subentrato scelto dal Gasp, con Zappacosta che a due dalla fine si inventa un destro a giro clamoroso su assistenza di Samardzic. L’Atalanta ha preso ritmo, è in fiducia e ha messo nel mirino le certezze del Napoli, provando domenica a regalarsi una giornata da Scudetto.