La sconfitta maturata per 5-0 contro il Liverpool è stata una vera e propria doccia gelata per l’Atalanta, per i tifosi nerazzurri e per tutti gli amanti di questo sport. L’essenza da squadra magica sembra esser svanita nell’ultimo periodo e la partita di ieri sera si è concretizzata come l’epilogo peggiore di una favola troppo simile alla realtà.
I molteplici gol visti negli ultimi mesi, le giocate splendide, la forza fisica e le verticalizzazioni, gli schemi ben precisi ed un gioco fondato sulla coralità e sulla totalità della squadra: tanti sono i fattori che avevano fatto pensare ad una squadra impeccabile e a tratti invincibile, capace di poter raggiungere vette inesplorate come la semifinale di Champions League, sfumata solo all’ultimo secondo contro il Psg nella scorsa stagione.
Da quel momento l’Atalanta sembra però esser tornata sul pianeta terra: l’inizio di campionato aveva annebbiato la vista di chi credeva in una macchina perfetta. Dalla sconfitta con il Napoli l’Atalanta, compresa quella del San Paolo, ha perso 3 partite, pareggiato con l’Ajax e vinto soltanto con il Crotone: in totale sono stati segnati 6 gol in 5 partite, pochi per gli orobici, ma il dato preoccupante riguarda i 15 gol subiti, la media di 3 gol ogni 90 minuti. Numeri che fanno riflettere ma che soprattutto catapultano l’Atalanta in un alone di realtà che a Bergamo era ormai quasi completamente svanito: all’ombra del Gewiss Stadium si viveva a suon di gol e di giocate pazzesche, di ritmi alti e di pochissime sconfitte.
La batosta con il Liverpool ha fatto capire che l’Atalanta non è ancora al livello delle big europee e probabilmente anche italiane: il lavoro da fare richiede ancora tanto tempo, soprattutto per quanto concerne il mercato.
Ieri sera, ad esempio, le assenze di De Roon e Gosens hanno pesato come un macigno: Pasalic non è stato in grado di offrire l’equilibrio che l’olandese garantisce ogni partita, mentre Mojica ha consumato l’ennesima brutta prestazione da quando è a Bergamo. Inoltre si è notato anche una mancanza di lucidità troppo presente in tutti i componenti dell’attacco, inermi per quasi tutta la partita dinanzi alla voglia di provare a reagire del solo Zapata, mai arresosi per tutti e 90 i minuti di gioco.
In termini di classifica la sconfitta con il Liverpool non è poi così la fine del mondo: gli orobici sono attualmente terzi a pari punti con l’Ajax, sotto solo per differenza reti. Con 4 punti i nerazzurri e i lancieri distano ben 5 punti dal Liverpool, primo in solitaria a 9 punti, segue in coda il Midtjylland a 0 punti, uscito sconfitto anche ieri sera contro l’Ajax per 2-1.
La prossima giornata vedrà il replay delle partite di ieri sera, con la squadra di Gasperini consapevole di dover fare almeno un punto per provare a costruirsi un vantaggio in vista dello scontro diretto con l’Ajax. In caso di sconfitta con il Liverpool e di vittoria della squadra di ten Hag con il Midtjylland, la situazione si complicherebbe in maniera esponenziale.