L’artista Bansky premia con un murales il cuore d’oro di Rashford

(Copyright: Andy Rowland)

Marcus Rashford conferma di non essere solo lo stereotipo del calciatore medio: pallone, soldi e belle macchine. Ma dimostra che nel calcio c’è ancora chi si ricorda delle sue origini, chi non smetterà di essere gentile anche quando avrà raggiuto i propri obiettivi. L’attaccante del Manchester United ha dimostrato di non avere solo dei buoni piedi con cui calciare un pallone, ma di avere anche un cuore d’oro, pronto ad aiutare bambini in difficoltà.

Egli, infatti, fu fin da subito uno dei maggiori sostenitori del Covid Food Fund, un progetto da 135 milioni che consisteva nello spedire cibo gratis nelle scuole, che sarebbe poi stato donato ai bambini più poveri. Un’iniziativa bellissima, ma che però è stata respinta dal premier inglese Boris Johnson. A nulla è servita la petizione firmata da 250mila di cittadini in due giorni.

Questo desiderio da parte dell’attaccante ventitreenne di aiutare i più sfortunati non è passato inosservato all’artista inglese Bansky, famoso per la sua straordinaria street art, tra l’altro presente anche in Italia. L’artista inglese ha dunque rappresentato una bellissima immagine su un muro nei pressi dell’Old Trafford, in cui si possono notare una serie di bambini con al centro Rashford che calcia una porta con gli scarpini. Quella porta, però, ha un significato metaforico. Se si presta attenzione, si può notare che su di essa c’è il numero dieci, che sta ad indicare il numero civico della residenza del premier Boris Johnson a Downing Street.

Un murales che rende omaggio all’attaccante inglese, il quale è riuscito alla fine ad aiutare i bambini più bisognosi, battendo quindi l’opposizione di Johnson. La società sa ancora premiere chi aiuta, chi è gentile e chi si batte quotidianamente per i più sfortunati. Una buona notizia per tutti.