L’arrivo di Tudor modifica i piani della Juventus | Kolo Muani, ecco che fine farà il francese

Igor Tudor, neo allenatore della Juventus - lapresse - calcioinpillole.com
Tudor inizia con un successo la sua esperienza sulla panchina della Juventus. Cosa cambia col croato e che ne sarà di Kolo Muani.
Buona la prima. Si dice così in questi casi. Il ritorno di Igor Tudor alla Juventus è stato un trionfo prima, durante e dopo l’1-0 inflitto al Genoa che ha rilanciato le ambizioni della squadra bianconera, sempre a una lunghezza dal quarto posto, dove c’è ancora il sorprendente Bologna di Vincenzo Italiano.
Non è stato fatto nulla, per carità. Ma si è respirata un’altra aria con l’avvicendamento dell’allenatore. Per tanti motivi. In primis perché Thiago Motta lo si sopportava più: i tifosi non ne hanno fatto mai mistero, i silenzi assordanti di quasi tutti i bianconeri (tranne Mbangula e Bremer) in occasione dell’esonero dell’italo-brasiliano sono stati la cartina di tornasole dello status quo. Ma c’è dell’altro.
Tudor ha rappresentato la juventinità, è stato sin da subito alla stregua di un tifoso bianconero: ha salutato e ringraziato a mani giunte i tifosi che già prima dell’inizio della partita lo acclamavano. Ha contribuito al gol di Yildiz (riportato al centro del progetto) con quella “rimessa veloce” che ha fatto il giro della rete.
Dopo il successo, ha spinto i suoi a tornare sotto la curva festante. L’ultima volta era stata per chiedere scusa l’ultimo disastro made in Thiago Motta. Insomma, un “buona la prima” in tutti i sensi. Un successo che ha riportato entusiasmo, dove c’è stato tanto di Tudor.
Il rimescolamento delle carte
Certo, l’infortunio di Gatti non ci voleva. Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto il difensore bianconero hanno evidenziato una frattura composta della diafisi del perone. Tudor lo perde per circa un mese, niente Roma, Lecce, Parma e Monza. Toccherà a Kalulu, Veiga e Kelly non farlo rimpiangere.
Con Igor Tudor e il ritorno a un calcio dinamico, intenso ma soprattutto verticale, potrebbe cambiare la strategia tattica nel presente e quella del mercato estivo in un futuro prossimo. Con un autentico rimescolamento delle carte.

Come si cambia
Con Igor Tudor, Dusan Vlahovic ha ritrovato un posto da titolare nello scacchiere bianconero. Sufficiente la sua prestazione ma il piano dell’allenatore croato è molto chiaro: bisogna rimettere Vlahovic al centro dell’attacco in questo finale di stagione, a prescindere dal suo futuro. E Kolo Muani?
È rimasto in panchina per tutto il tempo. Il francese secondo Gazzetta dello Sport è insieme investimento (la Juve per averlo per soli 6 mesi ha speso quasi 6 milioni lordi) e risorsa per la corsa a un posto in Champions. E poi? Poi secondo il Corsport si cercherà di prolungare il prestito dell’attaccante, classe ’98, con obbligo di riscatto. Che per il PSG è da circa 50 milioni. Un pò troppi, da qui le negoziazioni.