La fonte inglese riporta novità di mercato interessanti. Alcuni club di Saudi Pro League sono pronti all’assalto ai due talenti a gennaio. Salutano anche loro l’Europa?
L’Arabia Saudita è pronta tornare a fare la voce grossa grazie alle sue spropositate disponibilità economiche. Il mercato invernale si avvicina, ed ecco che i club di Saudi Pro League vogliono rinforzarsi acquistando dall’Europa e battendo facilmente ogni concorrenza. L’estate scorsa c’è stata una vera diaspora di calciatori che dal Vecchio Continente si sono trasferiti a Oriente scegliendo i tanti e tanti soldi offerti. Qualcosa di simile, seppur in modo ridotto, ci si aspetta per gennaio, dato che la finestra di compravendite avrà durata di un mese. Ma la Saudi Pro League non vuole di certo rinunciare a mettere a segno qualche colpaccio di qualità. Secondo il Telegraph inglese, sono due i principali obiettivi delle società saudite in questo momento, che vorrebbero approfittare dell’occasione. Si, perché i due profili in questione, entrambi militanti in Premier League, hanno già le valigie pronte per cambiare dimora.
Come riporta il Telegraph, sono Jadon Sancho e Richarlison gli ultimi top d’Europa finiti nel mirino della Saudi Pro League. Un interesse motivato dall’attuale difficile situazione di entrambi gli attaccanti. Il primo, Sancho, è fuori rosa al Manchester United da settimane, entrato in totale collisione con Erik Ten Hag. Sta cercando un nuovo club per gennaio, con anche la Juventus, il Borussia Dortmund e il Chelsea interessati.
E’ chiaro che un talento come Jadon necessita di tornare prestissimo protagonista e regalare al calcio tutte le sue qualità. Quanto a Richarlison, ha subito un operazione all’inguine di recente, che lo terrà fuori per un po’. Ma prima del problema fisico, non ha di certo brillato al Tottenham, con pochissime presenze e minuti timbrati. Solo 306′ in questa prima parte di stagione, con 2 gol e 3 assist all’attivo. Insomma, il suo contributo non lo fa mai mancare ma quella pubalgia che lo ha costretto all’operazione ne ha fortemente condizionato la tenuta fisica ma anche mentale. Che l’Arabia sia il posto giusto da cui ripartire? Staremo a vedere.