L’annuncio di Messi è arrivato: “Resto al Barcellona per evitare battaglia legale, ma la gestione Bartomeu è un disastro”
L’attesissimo annuncio è arrivato intorno alle 18: Lionel Messi resta al Barcellona.
A forza, controvoglia, costretto dalle circostanze, ma resta. Fino al 2021. Un altro anno, poi sarà libero di andare via, gratis. Oppure potrà decidere di restare, magari a vita, come ha più volta promesso ai tifosi blaugrana. Ma dovranno cambiare tante cose, perché, a giudicare dalle parole di oggi, Messi non vede l’ora di andarsene.
L’annuncio della Pulce è arrivato nel corso di un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di Goal.com, nella quale il fuoriclasse argentino ha spiegato come ha maturato la decisione di restare, nonostante tutto, un altro anno a Barcellona.
🚨 WORLD EXCLUSIVE 🚨
Lionel Messi will NOT be leaving Barcelona, we can confirm.
We sat down with the man himself to clear up a few things 🐐
Here’s what he had to say: pic.twitter.com/NfnhGpZpXc
— Goal (@goal) September 4, 2020
Messi spiega che la sua volontà di andare via non nasce con la sconfitta in Champions contro il Bayern Monaco, ma ha radici più profonde, e punta il dito contro il presidente Josep Bartomeu e la sua gestione, a detta della Pulce disastrosa.
“Mi è costato molto decidere. Non c’entra il risultato del Bayern, dipende da tante cose. Ho sempre detto di voler restare qui, ho sempre pensato al benessere della mia famiglia e del club. Volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare a far crescere la leggenda del Barcellona. Ma da tempo non c’è un progetto né nulla, loro si destreggiano e coprono i buchi mentre le cose vanno. La sconfitta di Lisbona contro il Bayern è stata difficile, non ero contento e volevo andarmene, ma non mi è stato permesso in alcun modo e quindi rimango a Barcellona per non entrare in una battaglia legale. La gestione di Bartomeu è un disastro, lui mi ha sempre detto che a fine anno avrei potuto scegliere e alla fine non ha mantenuto la parola. Mi hanno sempre detto che a fine stagione sarei stato libero di decidere e ora parlano del 10 giugno, quando il 10 giugno eravamo in piena Liga e in mezzo a questa merda di virus. Ho dovuto mandare il burofax per rendere ufficiale la mia decisione. E ora mi ha detto che l’unico modo era pagare 700 milioni. Fare causa al club della mia vita era impensabile“.
Nel corso dell’intervista Messi affronta anche la questione familiare, con la moglie e i figli desiderosi di restare in Catalogna.
“Quando ho comunicato a mia moglie il desiderio di partire è stato un dramma. Tutta la mia famiglia ha iniziato a piangere, i miei figli non volevano lasciare Barcellona. Mi sarebbe costato tanto andare via. Volevo vivere i miei ultimi anni di calcio felicemente, ma ultimamente non ho trovato felicità all’interno del club. Volevo andare in cerca di nuovi obiettivi”.
Fine della storia o ci attendono altri clamorosi sviluppi? La telenovela di calciomercato più folle di sempre potrebbe regalarci altre sorprese.