L’anno prossimo alleni tu: incontro segretissimo con la società | È già tutto deciso
Mai un giro di panchina così importante in Serie A. Ennesima svolta dopo un incontro segretissimo. Avanti con lui.
Prendete Napoli e Milan e capirete che razza di garbuglio è quel giro di panchine che caratterizzerà la prossima sessione estiva di calciomercato, al via a luglio. In realtà c’è chi ha cominciato da un bel pezzo ma non ha ancora sciolto i dubbi legati alla guida tecnica.
Mai nella storia della Serie A una squadra campione d’Italia ha dovuto cambiare tre allenatori. Il Napoli è andato oltre: ha cercato Conte, è arrivato Rudi Garcia. Voleva Conte anche quando l’allenatore francese stava prendendo la strada del capolinea: è arrivato Mazzarri. L’idea che Calzona potesse allenare il Napoli anche nella passata stagione, è durata un amen.
Aurelio De Laurentiis, uno che sceglie personalmente gli allenatori, vuole ancora Antonio Conte, ma capita l’antifonia sta preparando il piano B e il piano C. Vorrebbe convincere Gasperini a lasciare Bergamo o magari portare Pioli, per cui nutre grandissima stima, all’ombra del Vesuvio. Già Pioli.
Nessuno lo ha ancora esonerato, nonostante sia uscita in maniera deludente dalla Europa League e abbia perso il derby che ha consegnato la seconda stella all’Inter. Anche il Milan cambierà ma la fase di stallo per Julen Lopetegui, dato quasi per certo qualche giorno fa, è la cartina di tornasole dello status quo di un’altra big della Serie A impegnata nella ricerca di un tecnico ad hoc.
Cambi su cambi
Chi pensava che Colantuono al posto di Liverani, ossia il quarto allenatore della Salernitana in stagione, dopo Paulo Sousa e Filippo Inzaghi, potesse essere l’ultimo avvicendamento in una stagione horribilis per molti allenatori, si sbagliava di grosso.
Galeotto il kappaò di Verona. Il Cioffi-bis a Udine è terminato nel peggiore dei modi. Già perché i bianconeri rischiano seriamente la retrocessione. E cosi provano a dare la scossa affidandosi all’esperienza di un dinamico duo.
Presente e futuro
Fabio Cannavaro è il terzo allenatore stagionale, il quindicesimo del dopo Guidolin all’Udinese. “Mi sono sentito con Cioffi che ringrazio per lo sforzo che ha fatto fino a ieri. Noi però non dobbiamo avere più paura. L’aspetto psicologico è fondamentale e c’è da far capire a loro che la storia di questa società è importante con una tifoseria che gli sta dietro”.
Cannavaro indica la strada per la salvezza cercando di smussare tutti quegli angoli che non hanno permesso all’Udinese di trovare la benedetta continuità di risultati. Ovviamente l’ex Pallone d’Oro si gioca la riconferma e farà di tutto per tenersi Serie A e panchina. Ma se dovesse andare male, l’inserimento di Pinzi nello staff non è casuale: in caso di B si potrebbe ripartire da lui. Almeno ci sarebbe una squadra in meno che cerca un allenatore.