Il viceministro della salute Pierpaolo Sileri è molto preoccupato per il proseguimento del campionato di Serie A, dopo il caso dei 14 tesserati del Genoa (8 calciatori e 6 membri dello staff) positivi al Covid.
Ai microfoni di “Un giorno da pecora”, in onda oggi pomeriggio su Radio Rai 1, Sileri ha dichiarato: “I giocatori smettano di abbracciarsi e baciarsi, anche dopo un gol: i nostri sportivi sono forti e preparati, sapranno come contenersi. Se si hanno contatti stretti, per esempio con il portiere Perin, si deve andare in quarantena e non deve farlo necessariamente tutta la squadra”. Un giudizio molto critico sulla gestione della situazione da parte della società ligure, che aveva già riscontrato le positività di Perin e Schöne prima di partire per Napoli, in vista della sfida di campionato contro i partenopei.
Riguardo all’eventuale sospensione del campionato, il viceministro afferma: “Quando hai una squadra con 14 positivi anche disputare una partita diventa quasi difficile. Qualunque persona che entri a stretto contatto con un positivo dovrebbe mettersi in quarantena. Se qualcuno del Napoli dovesse risultare positivo e nel frattempo ha contagiato qualcun altro, capite che si arriva al blocco. Se ci sono casi positivi in due squadre di Serie A che si devono fermare e dovessero aumentare i casi, da medico dico che la cosa migliore sarebbe fermarsi almeno per 7 giorni: tamponi a tutti e se trovi altri positivi devi fermarti finché non si esaurisce questo momento di possibile aumento dei casi. Bisogna considerarlo come un focolaio.
Quest’esperienza insegna che l’uso del tampone deve essere regolamentato, e la quarantena rimane il gold standard per prevenire il contagio: se hai un contatto con una persona che è risultata positiva, dovresti metterti in quarantena. E la mascherina è il presidio più importante, insieme alla distanza”.
Dichiarazioni che gettano un’ombra sul prosieguo del campionato, almeno nel breve termine, dopo che stamattina il ministro dello sport Spadafora aveva escluso (anche se non in maniera categorica) uno stop del campionato, considerando maggiormente la possibilità di rinviare le partite che vedono coinvolte le squadre “contagiate”.