A pochi minuti dal fischio di inizio di Real Madrid-Rayo Vallecano, i blancos sono entrati in campo con la maglia numero 20 indossata da Vinicius. L’omaggio nasce dopo il brutto episodio di qualche giorno fa, quando il giocatore brasiliano è stato vittima di insulti razzisti nella gara contro il Valencia. Anche la curva si è aggiunta a questa iniziativa, con l’esposizione di uno striscione di vicinanza al giocatore.
Nell’ultima trasferta del Real a Valencia, Vinicius Jr è stato vittima di insulti razzisti, e sette persone sono state arrestate nelle ultime ore con l’accusa di “crimine d’odio”. La partita di domenica è stata interrotta una decina di minuti dopo che Vinícius ha identificato un tifoso del Valencia che gli rivolgeva epiteti razzisti. La questione ha inevitabilmente acceso i riflettori a livello internazionale, ed ha scatenato diverse polemiche e atti di solidarietà. Il Brasile ha infatti protestato formalmente con l’ambasciatore spagnolo, spegnendo per un’ora le luci sulla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro a sostegno dell’attaccante del Real Madrid.
Anche il calciatore ha commentato l’episodio sui social, con uno sfogo accompagnato dal video che testimonia i cori con gli insulti ricevuti in Spagna. Nel post, Vinicius aggiunge: “Mi hanno augurato la morte, esposto una bambola impiccata, tante urla criminali… Tutto registrato. Ma il discorso cade sempre su “casi isolati”, “si tratta di un tifoso”. No, non sono casi isolati. Sono episodi continui. Non è calcio.” Dello stesso avviso i suoi compagni di squadra, che nella gara contro il Rayo Vallecano sono scesi in campo poco prima del fischio d’inizio indossando una maglia recante il nome del classe 2000 e il numero 20. Anche lo stadio si associa, esponendo uno striscione significativo: ““Siamo tutti Vinicius, ora basta!”