La triste parabola di Kepa Arrizabalaga al Chelsea

La triste parabola di Kepa Arrizabalaga al Chelsea

Chissà cosa deve essere passato nella testa di Kepa Arrizabalaga quando, al 50° di Chelsea-Liverpool di ieri, si è visto intercettare da Mané un lancio che si è trasformato nel gol dello 0-1. Un errore clamoroso, che ha spianato la strada ai Reds e riaperto, per l’ennesima volta, il caso che lo riguarda ormai da mesi. Forse, in quei momenti, nella testa del basco si sono riproposte le immagini dello sbarco in pompa magna a Stamford Bridge, con la missione di sostituire Thibaut Courtois. E, soprattutto, di farlo da portiere più pagato della storia del calcio.

Un record invero scomodo, soprattutto se il secondo, alle tue spalle, è un certo Alisson Becker. Ma ora, oltre due anni dopo l’arrivo in Inghilterra, sembra ormai evidente che Kepa sia in qualche modo rimasto schiacciato sotto quel primato involontario. Sotto il peso degli 80 milioni di euro tondi che il Chelsea ha versato all’Athletic Bilbao per portarlo a Londra, tra enormi aspettative, anche perché descritto come portiere adatto al gioco di Maurizio Sarri. E Kepa, almeno all’inizio, sembrava poterle rispettare, quelle aspettative. Almeno fino alla prima svolta.

Un episodio assurdo, che fa velocemente il giro del mondo. A febbraio del 2019, in finale di Carabao Cup contro il Manchester City, Kepa fa letteralmente impazzire Maurizio Sarri, rifiutandosi di essere sostituito, a cambio praticamente fatto. Al termine della partita (persa ai calci di rigore dai Blues), Sarri prova a disinnescare la bomba parlando di “fraintendimento“, ma il portiere viene comunque sanzionato dalla società per il comportamento tenuto in campo. Per il Chelsea la stagione si chiude con la vittoria dell’Europa League, ma il rapporto tra Sarri e Kepa non decolla mai del tutto. Anche perché il basco sembra essere un portiere molto diverso dal talento visto in patria. Grezzo, certo, ma pur sempre un grande prospetto.

E qui c’è la seconda svolta in negativo dell’avventura londinese di Kepa: l’arrivo di Frank Lampard. Sotto la guida della leggenda Blues, il rendimento del basco cala sensibilmente. A febbraio del 2020, dopo una serie di prestazioni particolarmente negative, Lampard lo spedisce addirittura in panchina, preferendogli il 38enne Willy Caballero. Una statistica lo segnala addirittura come il peggior portiere della Premier League per di tiri parati su quelli ricevuti: appena il 55,5%. Al ritorno in campo dopo il lockdown, Kepa torna torna tra i pali con una certa continuità, ma in Champions League e in finale di FA Cup viene nuovamente escluso. Insomma, il portiere più costoso di sempre resta un caso a tutti gli effetti.

Anche in questo inizio di stagione, dal momento che Lampard è costretto a schierarlo per mancanza di alternative. Ma non è un segreto per nessuno che Kepa abbia le valigie pronte. Il Chelsea è alla ricerca di una soluzione per lui, a qualsiasi condizione. Più che il prezzo del cartellino, è però lo stipendio da 8,5 milioni a stagione a frenare le possibili pretendenti. Insomma, il futuro di Kepa è un vero rebus. L’unica cosa certa è che, se resterà al Chelsea, lo farà da riserva (di lusso, ma solo economicamente) del nuovo acquisto tra i pali dei Blues. Si tratta di Edouard Mendy, nazionale senegalese classe ’92, prelevato dal Rennes. Che, si augurano tutti dalle parti di Stamford Bridge, faccia dimenticare in fretta le prestazioni del basco. E magari anche i tanti milioni spesi per lui. Forse troppo in fretta.