Non è un momento felicissimo per Rafael Leao. Il portoghese, attualmente al Milan, oltre ad aver vissuto la delusione collettiva del doppio pareggio in campionato, ora si trova invischiato in una spinosa vicenda legale. La diatriba che, malauguratamente, riguarda Leao, coinvolge il suo ex club, ossia lo Sporting Lisbona. Il giocatore è stato condannato, dal Tribunale arbitrale dello sport portoghese, al versamento di 16,5 milioni di euro al suo ex club. La causa risiede nell’addio allo Sporting, nell’estate del 2018, quando Leao rescisse unilateralmente il contratto e, successivamente, si trasferì al Lille. Stamane, all’attaccante del Milan, sono stati pignorati beni in Portogallo per un valore di 35mila euro, a titolo di rata del risarcimento. Ma andiamo con ordine.
Il 15 maggio del 2018, un fatto grave ed increscioso scuote il calcio portoghese. Particolarmente lo Sporting Lisbona. La squadra sta andando male in campionato e, probabilmente, rimarrà esclusa dalla prossima Champions League. I giocatori, allenati da Jorge Jesus, perdono in campionato contro il Maritimo e, aritmeticamente, sono fuori dalla corsa europea. Monta la rabbia dei tifosi e, quella mattina, viene inviata una vera e propria spedizione punitiva, al campo d’allenamento dello Sporting. Circa cinquanta delinquenti, entrano all’Accademia Alcochete, e aggrediscono giocatori e staff. Bas Dost necessita di alcuni punti di sutura; Acuña, Rui Patrício, William Carvalho e Battaglia finiscono in ospedale, con svariate ferite, fortunatamente più lievi.
Al termine di tale fatto, molti giocatori chiesero la cessione, ne seguì una diaspora generale. Numerosi tesserati paventarono la rescissione unilaterale, finendo per trovare una mediazione con il club. Come ad esempio Rui Patricio, che passò al Wolverhampton per 18 milioni di euro. Oppure William Carvalho, trasferitosi al Betis per 16 milioni di euro. Tra questi, però, non risultava Leao che, invece, lasciò lo Sporting tramite rescissione unilaterale, approdando al Lille.
La società portoghese, fin da subito, si rivolse alle istituzioni calcistiche, cercando di bloccare il trasferimento. Nulla di fatto, Leao poté firmare con il Lille e farne parte nella stagione 2018/19, prima di trasferirsi al Milan. Il club di Lisbona, dunque, scelse di aprire la battaglia legale, chiedendo un risarcimento al giocatore. Lo Sporting, fece riferimento alla Camera d’arbitrato della FIFA, ottenendo tuttavia l’inammissibilità del ricorso, in quanto, questo era già sub judice, da parte del Tribunale arbitrale dello sport portoghese.
Quest’ultimo, a marzo di quest’anno, ha condannato Rafael Leao, intimandogli di risarcire 16,5 milioni di euro allo Sporting Lisbona. Vista l’impossibilità del giocatore, di versare tale cifra, stamane sono stati pignorati i beni del portoghese, per un valore di 35mila euro. La questione però, non è finita qui. Infatti, il contenzioso, rimbomberà anche nella aule del Tas di Losanna. A seguito dell’inammissibilità della FIFA, il club portoghese ha fatto ricorso all’organo svizzero, chiedendo un risarcimento monstre di 45,3 milioni di euro. Il 26 gennaio si terrà l’udienza al Tas. Leao spera di non essere nuovamente condannato, ma ora rischia guai grossi.