La sosta è un incubo: un altro allenatore esonerato | Ci sono già le alternative per il cambio
Sempre più squadre sfruttano la sosta non solo per ricaricarsi, ma anche per cambiare gli allenatori che non vanno.
La sosta per le nazionali è una situazione molto borderline. C’è chi vorrebbe sfruttarla ma non può perché ha molti giocatori chiamati dalle rispettive nazionali, non può far altro che lavorare a ranghi ridotti, sperando che i suoi non vengano contratti dal virus FIFA o UEFA.
C’è chi stacca la spina per qualche giorno, e si autoricarica in vista di un altro tour ce force al rientro dopo la sosta per le nazionali, quelle europee impegnate in Nations League quelle sudamericane (e non) nelle Qualificazioni Mondiali.
C’è chi invece è in bilico e vive alla giornata, consapevole che potrebbe essere avvicendato da un momento all’altro. In Serie A ce ne sono di casi visto che ne è saltato uno solo, quello meno previsto peraltro: Daniele De Rossi. Ben presto in compagnia.
Dalla lista degli allenatori a rischio è stato depennato Raffaele Palladino, che ringrazia un monumentale De Gea (due rigori parati al Milan, con annessi tre punti), va rimesso proprio Paulo Fonseca, non solo per la sconfitta del Franchi. Ma perché sta faticando tantissimo anche nella gestione del gruppo.
Anarchia totale
Le prime avvisagli di un gruppo che fa un po’ quello che gli pare, nell’ormai iconico cooling break dell’Olimpico in Lazio-Milan, quando Theo e Leao si sono sentiti in diritti non allontanarsi dal gruppo squadra, standosene per conto proprio. A Firenze è arrivata la conferma. Per Fonseca il rigorista è Pulisic, eppure vede Theo calciare dal dischetto il primo rigore (fallito) del Milan. All’intervallo ricorda a tutti chi è il rigorista, nella ripresa Tomori pensa bene di dare il pallone ad Abraham. Che va dal dischetto, sbagliando anche il secondo. Tant’è.
Sono anche altri a rischiare il posto. A Gila, per esempio, è stata data una fiducia a tempo determinato, anche se c’entra il giusto per la situazione del Genoa, a cui sono stati tolti giocatori come Retegui e Gudmundsson, per di più con l’infermeria piena, zeppa. Non solo.
Una altro esonero
Undici punti in otto giornate, risultati altalenanti, prestazioni non all’altezza delle aspettative. Giovanni Stroppa è finito sotto la lente di ingrandimento della Cremonese, che deciso di esonerarlo, per niente soddisfatta del rendimento della squadra.
Ancora prima dell’esonero c’erano delle voci insistenti sul suo presunto successore. Erano spuntati i nomi di Eugenio Corini e Davide Ballardini, prima dell’esonero, insieme Aurelio Andreazzoli, Alberto Aquilani e Attilio Tesser, nonostante quest’ultimo sia vicino al ritorno alla Triestina. Di solito quando escono i nomi, il nuovo sta per arrivare.