La Serie A e il mercato degli incastri e delle lunghe attese
Mai come nella sessione di mercato che stiamo vivendo nel corso di questa estate, le trattative sembrano essere legate a doppio filo tra entrate ed uscite. Per questo motivo, anche in ossequio alle difficoltà economiche dei club di casa nostra, sono diverse le tessere del puzzle da tenere in considerazione prima di poter esclamare “done deal”.
Inter, Juventus e gli incastri di mercato
L’esempio più eloquente lo fornisce la a Juventus, che vede bloccato l’innesto di Paredes a causa delle pretese economiche della mamma agente di Adrien Rabiot. Troppo esose le cifre che contraddistinguerebbero i “personal terms” di questo affare con il Manchester United, che di conseguenza sta tenendo in stand by il buon esito dell’operazione. Ne segue che anche il lungo inseguimento nei confronti di Leandro Paredes non abbia ancora avuto modo di arrivare alla sua fase decisiva, ovvero quella della fumata bianca. Un peccato, perché l’argentino, esattamente come nel caso di Di Maria, sarebbe l’ideale per fornire ai bianconeri la qualità necessaria per poter salire di livello non solo nella corsa scudetto ma anche nell’ormai imminente campagna europea. La Juventus non mollerà, ma certamente i discorsi si sono complicati per le ragioni appena descritte.
Diverso il discorso legato all’Inter: i nerazzurri stanno lavorando per accontentare il “diktat” di Simone Inzaghi: evitare di perdere altri pezzi pregiati nel corso delle ultime settimane di agosto. Il rischio è quello di arrivare ad un tardivo pentimento rispetto al talento di Cesare Casadei: sacrificio doloroso ma irrinunciabile a fronte dei 15 milioni più bonus proposti dal Chelsea: il giocatore sarà a Londra già nelle prossime ore. Ne seguirà il tentativo concreto con il Borussia Dortmund in relazione ad Akanji: il centrale svizzero è il prescelto per prendere il posto lasciato vacante da Ranocchia ed ora le prospettive di riuscire nell’impresa sono decisamente più elevate. Sarà tuttavia necessario un rinnovo del giocatore con il suo club di apparenza per permettere all’Inter di dilatare i termini di pagamento venendo così incontro al diktat presidenziale di concludere la sessione di mercato con un cospicuo utile da incrementare poi nelle sessioni a venire entro il giugno prossimo.