Roma De Rossi – La clamorosa notizia della giornata di ieri è stata ovviamente quella del sorprendente esonero di José Mourinho come allenatore della Roma e l’immediato arrivo al suo posto di Daniele De Rossi. Come potrebbero giocare i giallorossi alla guida dell’ex Capitan Futuro?.
Un fulmine a ciel sereno quello che ieri ha travolto la Roma di sponda giallorossa. José Mourinho è stato esonerato dopo due anni e mezzo alla guida della squadra e al suo posto la proprietà ha scelto di chiamare Daniele De Rossi, uno dei più importanti simboli del romanismo dopo Francesco Totti.
Una notizia totalmente inaspettata non tanto per il contenuto ma per le tempistiche. Che José Mourinho e la Roma fossero ai ferri corti era noto da mesi e l’addio (a giugno) era ormai cosa scontata. Molto meno invece l’anticipo di questa separazione, dove probabilmente la proprietà Fredkin ha recepito che lo Special One non avesse più nulla da dare alla squadra a seguito della serie di risultati negativi delle ultime settimane.
A prenderne la complicata eredità è Daniele De Rossi. Una vita calcistica passata con la maglia della Roma addosso (per 17 stagioni consecutive), diventando una vera e propria bandiera del club alla pari di Totti, con cui ovviamente ha condiviso anni di carriera e di amicizia.
Non una missione facile per DDR che ha lo stesso compito che aveva Mourinho, vale a dire portare la Roma alla prossima Champions League, che sia tramite il quarto posto in Serie A o con una più complicata vittoria dell’Europa League.
De Rossi è quasi un esordiente come allenatore. Il suo curriculum da tecnico è piuttosto scarno e le cose migliori sono da ritrovarsi in Nazionale, dove in due periodi diversi (marzo 2021-agosto 2021 e poi genniao 2022-ottobre 2022) ha fatto parte dello staff tecnico del CT Roberto Mancini.
La prima vera esperienza su una panchina non è stata delle migliori. L’11 ottobre 2022 viene scelto come nuovo allenatore della SPAL in Serie B. L’avventura agli estensi però non è stata positiva. In 17 totali (16 di campionato e 1 di Coppa Italia), De Rossi mette a referto solo 3 vittorie a fronte di 8 sconfitte e 6 pareggi.
Viene esonerato nel febbraio successivo, chiudendo con la SPAL dopo appena 4 mesi. Ora la complicata missione romana, dove De Rossi proverà a riportare soprattutto spirito e morale.
L’esordio è imminente e De Rossi farà il suo debutto come allenatore della Roma nel match di sabato alle 18:00 contro il Verona all’Olimpico. Difficilmente il neo tecnico si separerà dal modulo base usato da Mourinho in questa stagione (3-5-2), ma potrebbe portare qualche variante tattica nel proseguo delle settimane.
Lo stesso modulo è stato usato da De Rossi ai tempi della SPAL (con risultati poco felici: 6 tentativi e una sola vittoria contro 3 sconfitte e 2 pareggi), che però ha optato anche per le varianti 3-4-2-1 e 3-4-1-2.
Nel primo caso la rosa dei giallorossi potrebbe accontentarlo, sfuttando soprattutto l’abbondanza del reparto offensivo. Presumibilmente la cerniera di centrocampo sarà composto da Cristante e a turno uno tra Paredes e Bove, mentre in avanti il tutto dovrebbe essere centrato attorno al talento di Paulo Dybala.
Nel 3-4-2-1 la Joya potrebbe essere accompagnata sulla trequarti da Lorenzo Pellegrini, con il giocatore italiano che ritroverebbe una zona di campo a lui più congeniale. Come unica punta ovviamente la forza e la potenza fisica di Lukaku sono e restano imprescindibili.
Molto più offensiva l’ipotesi di un 3-4-1-2, magari utilizzabile in casi di partite in bilico o da rimontare. La casella della trequarti sarebbe sempre di Paulo Dybala, mentre Lukaku potrebbe trovare un partner fisso che aumenterebbe la pericolosità offensiva.
Le scelte sono tante e varie come Andrea Belotti per formare una coppia pesante oppure soluzioni più eclettiche come El Shaarawy o Azmoun a supportare Big Rom.
con il 3-4-2-1: Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka, Kristensen/Karsdorp, Cristante, Bove/Paredes, Spinazzola/Zalewski, Pellegrini, Dybala, Lukaku.
con il 3-4-1-2: Rui Patricio, Mancini, Llorente, Ndicka, Kristensen, Cristante, Bove, Spinazzola, Dybala, Belotti/Azmoun/El Shaarawy, Lukaku.