La rivincita di Inzaghi e quella “frecciatina” a Pirlo
La notizia sorprendente, del sabato di Serie A, è stata senza dubbio il pareggio del Benevento contro la Juventus. All’iniziale vantaggio, firmato dal “solito” Alvaro Morata, ha risposto Gaetano Letizia nel recupero del primo tempo. Nonostante una sostanziale superiorità tecnica dei bianconeri, il Benevento ha disputato un’ottima partita che, in alcuni tratti del match, ha dato la sensazione che, le Streghe potessero perfino puntare al bottino pieno. La sfida a distanza, tra i due ex compagni “Superpippo” Inzaghi e “Il Maestro” Andrea Pirlo, premia sicuramente l’ex numero 9 del Milan, sempre più a suo agio in Serie A, dopo un inizio da allenatore molto complesso.
Rimettersi in gioco
Inzaghi ingabbia la manovra del suo ex assistman. Il suo Benevento, già da prima dell’impegno con i bianconeri, si è dimostrato una squadra con un’identità precisa. Merito di una società presente ed ambiziosa che, inevitabilmente, ha imparato dagli errori della stagione 2017/18. Merito, altresì, di un allenatore che, con umiltà e pazienza, ha rimescolato le carte della propria carriera. Inzaghi ha accantonato la gloria del suo passato da giocatore, per affondare le mani nel sacrificio e nella gavetta. Un percorso di formazione che, certamente, non esime neppure una leggenda come lui. Sembrano distanti quei tempi della stagione 2014/15, quando fu incaricato di guidare un Milan con gli occhi al passato, ma le difficoltà al presente. Un Milan diverso, da quello che conobbe da calciatore ma, di cui, fu un parafulmine quanti i colleghi che lo seguirono. Sembrano distanti, allo stesso modo, i tempi in cui veniva esonerato dal Bologna, iniziando a convivere con la fama dell’allenatore “non da Serie A”.
Tra le tanti doti di Filippo Inzaghi, calciatore e allenatore, c’è quella di non essersi mai arreso. Tantomeno di essersi spaventato dinanzi alle difficoltà. La Serie C al Venezia per ripartire dopo il disastro al Milan. La Serie B al Benevento dopo la delusione romagnola. Ora Inzaghi, seppur con una stagione ancora da scrivere, si gode il momento. Il suo Benevento, allo stato attuale, dista 5 punti dalla zona retrocessione. Il tanto temuto doppio scoglio, rappresentato dai match con Fiorentina e Juventus, si è concluso con 4 punti su 6 a disposizione.
‘Lezione’ a Pirlo
A fine partita, Filippo Inzaghi ha rivendicato le tappe del suo percorso da allenatore. Le sue parole di rivincita, a tratti, suonavano quasi come un insegnamento al collega bianconero. Partire, o meglio, ripartire dal basso per arrivare in alto. Non sentirsi mai già pronti, solo per il nome che si porta: “Non mi prendo i meriti, ma sono dovuto tornare in Lega Pro per conquistarmi la Serie A. Sono arrivato qui dopo un play-off perso e con la squadra giù di morale. Da allora abbiamo fatto una Serie B da record e ora facciamo questi risultati in Serie A. Per me vedere il mio presidente felice per i suoi ragazzi è una grande soddisfazione”. Inzaghi, poi ha aggiunto: “Qui insieme a presidente e direttore ho potuto lavorare, costruire la squadra e fare tante cose.Comunque gli allenatori si dividono in esonerati e quelli che saranno esonerati, ma il merito è sempre dei ragazzi”. Una rivincita, un primo successo di Inzaghi contro l’amico Pirlo, da allenatore di Serie A.