La Premier League ha bocciato il Project Big Picture
L’assemblea dei club di Premier League tenuta nella giornata di ieri ha preso una decisione che, di fatto, era già nell’aria, respingendo all’unanimità il “Project Big Picture“. La riforma del calcio inglese promossa da Liverpool e Manchester United, e appoggiata dalla EFL, dunque, non si farà.
Come recita il comunicato diffuso al termine dell’incontro, “i 20 club di Premier League hanno unanimemente concordato che il Project Big Picture non sarà appoggiato o perseguito dalla Premier League o dalla Football Association”.
Un nuovo progetto
Ma, oltre che a cassare il progetto svelato nei giorni scorsi, l’incontro di ieri è servito a gettare le fondamenta di un altro, più concreto e immediato.
“Gli azionisti – si legge nella nota della Premier League – hanno stabilito inoltre di lavorare insieme, come un collettivo di 20 club, a un piano strategico per le strutture e i finanziamenti futuri del calcio inglese, consultandosi con le parti interessate per assicurare una piramide calcistica vivace, competitiva e sostenibile. I club collaboreranno in un processo aperto e trasparente, concentrandosi su struttura, calendario, governance e sostenibilità finanziaria della competizione. Il progetto ha il pieno appoggio della FA e prevederà il coinvolgimento di tutte le parti interessate, inclusi i tifosi, il governo e, ovviamente, la EFL.“
Il piano di aiuti
Il nucleo del piano è un consistente piano di aiuti destinati ai club delle serie inferiori, più esposti alle ricadute economiche della pandemia.
“Nell’incontro di oggi si è deciso inoltre di stanziare un pacchetto di aiuti il cui obiettivo è assicurare che i club di League One e League Two non falliscano per l’impatto economico della pandemia, e siano in grado di completare la stagione 2020/2021. I club di League One e League Two fanno maggiore affidamento sugli incassi da botteghino e dispongono di risorse minori rispetto a quelli di Premier League o Championship. Per questo motivo sono dunque più a rischio, specialmente in un momento in cui i tifosi non possono assistere alle partite.”
“Questa offerta consisterà in garanzie e prestiti a tasso zero, per un totale di oltre 50 milioni di sterline. Che si aggiungono ai 27,2 milioni di contributi di solidarietà già versati ai club di League One e League Two quest’anno, per un totale di 72,2 milioni. Il dialogo con la EFL proseguirà per quanto riguarda le esigenze finanziarie dei club di Championship. Ciò risponde alle preoccupazioni del governo sulla fragilità finanziaria dei club della divisione inferiore.”
Un futuro meno fosco
Insomma, la Premier League risponde al “Project Big Picture” venendo incontro alle richieste di aiuto provenienti dalla EFL. Il cui presidente, Rick Parry, che aveva pubblicamente appoggiato il piano di Liverpool e Manchester United, vedrà presto i conti della lega rimpolparsi cospicuamente. Non sarà il fiume di denaro promesso dal Project Big Picture, ma è una vera boccata d’ossigeno per tanti piccoli club che vedono messa a rischio la propria sopravvivenza. Per il dispiacere dei tanti tifosi che aspettano solo di tornare a sostenere come prima. E che la Premier League non ha dimenticato di citare.
“Il calcio non è lo stesso senza tifosi, e l’economia del calcio non è sostenibile senza di essi. La Premier League e tutti i nostri club restano impegnati per un loro pronto e sicuro ritorno negli stadi.“