La panchina è tua: Aurelio De Laurentiis lo convoca e lo sceglie per il prossimo anno | Non ci sono più dubbi
Il pari casalingo con il Frosinone conferma che non ci sono chance che Calzona guiderà il Napoli nella stagione che verrà.
Non è bastato andare due volte in vantaggio, il Napoli non risponde alla possibile ultima chiamata per la Champions, forse anche dell’Europa League, perché se pareggi 2-2 in casa contro il Frosinone, con tutto il rispetto dei ciociari che avrebbero potuto anche vincere nel finale, non puoi certo pensare di centrare il pass europeo.
“Più avanti andiamo più le possibilità si assottigliano se non vinciamo”. È l’amara costatazione di Francesco Calzona, il suo effetto iniziale e i buoni propositi sembrano già finiti. “Contro il Frosinone dovevamo vincere – prosegue – mi spiace tantissimo perché avevamo lo stadio pieno e la gente vicina. Mi spiace per loro”.
Anche un po’ per lui che ci aveva fatto la bocca alla possibilità di restare sulla panchina del Napoli anche nella stagione che verrà. Calzona tanto ha un paracadute. “Ho un contratto con la federazione slovacca. Ho un accordo col Napoli per questi mesi e voglio fare bene. Napoli è casa mia e penso solo a questo. La società farà le sue valutazioni come è giusto che sia”.
In realtà Aurelio De Laurentiis è da tempo che sta facendo delle valutazioni, sin dal primo dei quattro casting iniziato all’indomani della certezza che Luciano Spalletti non avrebbe difeso lo scudetto azzurro conquistato della passata stagione.
Idee molto chiare
Il presidente del Napoli sta facendo una corte senza precedenti ad Antonio Conte. È stato il primo ad essere contattato dopo la fine con Luciano Spalletti. Lo ha detto perfino alla stampa, con Rudi Garcia ancora in panchina ma praticamente sollevato dal suo incarico.
Il francese è rimasto qualche giornata in più solo perché l’ex manager del Tottenham ascoltò ciò che aveva da dirgli Aurelio De Laurentiis, prima di rispondergli: no, grazie. Sapeva che l’anno dopo lo scudetto e con quella falsa partenza, il Napoli non sarebbe potuto andare da nessuna parte.
Qualcosa è cambiato
I due rifiuti non hanno fermato Dela, comunque. Ciclicamente il nome di Antonio Conte è sempre tornato in hype in ottica Napoli. Stavolta, a quanto pare, qualcosa sarebbe cambiato nell’allenatore leccese. Il no grazie sembra essere diventato: vediamo se ci sono gli estremi.
È questo il pensiero di molti, bookie compresi. Due, però, i nodi da sciogliere per ottenere il sì di Conte. La questione ingaggio non è da sottovalutare, De Laurentiis si potrebbe spingerebbe fino a 6-7 milioni all’anno, c’è da capire se bastano. La seconda, più importante, riguarda il progetto tecnico: Conte vuole partecipare alla costruzione della squadra, forse anche per questo che Dela ha chiuso per Giovanni Manna: il direttore sportivo della Juventus voleva già portare Conte alla Juventus, figuriamoci a questo Napoli.