La Liga, l’Atlético Madrid batte il Barcellona
Il sabato della Liga si chiude con la gara di cartello tra Atlético Madrid e Barcellona nel palcoscenico di un mestamente vuoto Wanda Metropolitano.
PRIMO TEMPO
I Colchoneros privi di Luis Suarez partono con un classico 4-4-2 che in fase di possesso palla diventa un 4-3-3 data la presenza a centrocampo di Llorente a destra e Carrasco a sinistra nella linea pensata da Simeone.
Il Barcellona di Koeman parte con uno spregiudicato 4-2-3-1 con Dembele, Pedri e Messi alle spalle di uno dei grandi ex della gara, Antoine Griezmann.
Prima frazione di gara molto povera di emozioni con l’Atlético che rispolvera il caro vecchio cholismo aspettando molto spesso gli avversari dietro la linea della palla e provando a ripartire in contropiede quando possibile.
La prima occasione della gara è di Saúl che al quinto minuto sferra un tiro da fuori area sul quale Ter Stegen si fa trovare pronto volando alla sua destra deviando il pallone in corner. Dopo 7 minuti Marcos Llorente riceve palla nell’area piccola ma scarica il suo tiro sulla traversa, strozzando in gola l’urlo del gol.
La partita tra Atlético Madrid e Barcellona continua su ritmi abbastanza blandi: il possesso palla del Barcellona è spesso lento e non trova sbocchi importanti, le ripartenze della squadra di Simeone stentano a decollare e la gara sembra essersi impantanata salvo poi subire uno scossone negli ultimi minuti.
Al 41° è Lionel Messi a muoversi bene dietro la linea della difesa avversaria ricevendo palla da sinistra. Il suo stop è seguito da un rasoterra su quale Oblak deve impegnarsi per evitare guai peggiori.
Mentre sembra avvicinarsi la fine del primo tempo con il risultato di 0-0 acquisito, arriva la svolta: un lancio lungo dalla difesa dell’Atlético trova totalmente impreparata la retroguardia del Barcellona: Ter Stegen tenta un intervento disperato, nonché sconsiderato, molto lontano dalla sua porta e viene saltato da Carrasco che da 25 metri con la porta sguarnita mette a segno il gol che chiude la prima frazione di gioco con i Colchoneros in vantaggio.
SECONDO TEMPO
La ripresa vede i padroni di casa un po’ più propositivi che soprattutto sul lato sinistro dell’attacco con Carrasco che più di una volta mette in difficoltà la difesa blaugrana.
La migliore occasione del secondo tempo, però, capita sulla testa di Lenglet che schiaccia bene di testa un cross dalla sinistra ma la conclusione è troppo centrale e viene parata agevolmente da Oblak ben posizionato sulla linea di porta.
Dopo due minuti uno scontro di gioco al limite dell’area del Barcellona vede Gerard Piqué avere la peggio: il suo ginocchio resta sotto il corpo di un avversario e compie un movimento innaturale che lo costringe ad uscire dal campo di gioco con sensazioni tutt’altro che positive.
L’episodio quasi mette paura a Messi e compagni che non riescono a trovare lo spunto decisivo per trovare la via della rete e l’Atlético Madrid riesce a gestire bene le situazioni di gioco che via via si vengono a creare col passare dei minuti.
Unico squillo blaugrana quello dell’ex Griezmann che ancora una volta, su un cross dalla sinistra inzucca bene il pallone trovando di nuovo Jan Oblak estremamente pronto ad evitare il gol del pari.
L’affondo finale del Barcelona, nonostante l’ingresso di vari calciatori tra cui Coutinho, non porta i risultati sperati e al triplice fischio l’Atlètico può festeggiare per una vittoria conseguita alla “vecchia maniera” di Simeone e che porta la squadra a 20 punti in classifica a pari punti con la capolista Real Sociedad che giocherà domani e ha comunque già una partita in più.