All’Alfredo Di Stefano di Madrid va in scena il derby tra il Real di Zidane e l’Atlético di Simeone, valido per la tredicesima giornata di campionato.
Formazioni della vigilia pressoché confermate, fatta eccezione per le merengues che partono con Lucas e non con Ødegaard nel tridente d’attacco assieme a Vincius e Benzema.
Il Real Madrid prova a mettere subito le cose in chiaro e parte all’attacco nel tentativo di mettere alle strette l’Atlético; al 10° minuto è Benzema che prova a giocare un brutto scherzo ai cugini con un tiro da fuori area che dopo una splendida traiettoria termina la sua corsa sul palo, prima di spegnersi sul fondo.
L’Atlètico sembra essere la brutta copia della squadra ammirata finora e il nuovo Cholismo sembra aver fatto spazio al vecchio; gli unici timidi tentativi dei Colchoneros provengono da qualche ripartenza che non crea mai veri grattacapi alla difesa merengue.
Al minuto 19, dopo l’ennesima azione pericolosa dei blancos, arriva un corner; in area di rigore Casemiro svetta su tutti e di testa mette a segno la rete del vantaggio, sorprendendo un Oblak stranamente in ritardo.
La reazione della squadra di Simeone stenta ad arrivare, garzie anche alla grande partita giocata da Casemiro che, praticamente da solo, riesce a fare la voce grossa in mezzo al campo, strozzando sul nascere qualsiasi iniziativa avversaria.
Il primo tempo si chiude quindi con il Real in vantaggio per uno a zero, con poche occasioni da rete e il cinismo dei blancos a fare la differenza.
Il secondo tempo del derby di Madrid, che avrebbe dovuto essere caratterizzato dal tentativo di rimonta dell’Atlètico, in realtà non si dimostra tale; il Real Madrid denota una certa maturità e tiene il campo alla grande, continuando a tenere a bada l’avversario senza soffrire mai nessun attacco.
La reazione dei Colchoneros arriva soltanto al 55° quando Lemar, subentrato a fine primo tempo a Felipe, si trova a tu per tu con Courtois; il suo tiro termina al lato per la disperazione dei tifosi che da casa stavano già urlando al gol.
Dopo sette minuti arriva la svolta del match: un calcio di punizione molto contestato dalla trequarti sinistra del Real genera un cross al centro che viene allontanato dalla difesa dell’Atlètico; la palla termina sul piede di Carajal che ha un po’ di spazio e tanto tempo per calciare da fuori area. Il suo esterno destro sbatte sul palo e poi carambola sulla nuca di Oblak, provocando un goffo autogol che porta la casa blanca sul due a zero, segnando una vera e propria svolta nel match.
Simeone prova a mischiare un po’ le carte in campo, tirando via addirittura Suarez (che non la prende benissimo) per far entrare Kondogbia; al minuto 81 l’Atlètico ha l’occasione di accoricare le distanze ma il colpo di testa di Saul viene neutralizzato da un attentissimo Courtois che ha un ottimo riflesso e sventa la rete, salvando praticamente sulla linea.
La partita volge al termine, con un’ultima occasione capitata a Lucas che lascia partite un tiro che sarebbe andato a insaccarsi sotto l’incrocio ma che invece trova un miracoloso Oblak a deviare la palla in angolo.
Il derby di Madrid si chiude quindi con la vittoria della squadra di Zidane che può cominciare a respirare allontanando gli spettri dell’esonero ventilato solo qualche settimana fa, riportandosi in piena corsa per il titolo.
Simeone e i suoi dovranno reagire subito e non pensare a questa sconfitta se vogliono continuare a cullare il sogno della vittoria della Liga.