La Lazio contro la Gazzetta dello Sport: “Li abbiamo denunciati”
La questione tamponi in casa Lazio rimane calda; la Procura di Avellino continua ad indagare sul laboratorio Futura Diagnostica mentre la Figc si occupa di stabilire se ci siano responsabilità della società biancoceleste in campo sportivo. In tutto questo, l’avvocato del club, Gianmichele Gentile, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per annunciare che la società di Lotito ha deciso di avviare una querela nei confronti della Gazzetta dello Sport:
“Abbiamo due processi, uno sportivo e uno in Campania nel quale si parla solo della prassi burocratica della Figc su chi deve segnalare i positivi, non sono mai stati messi in discussione i risultati dei tamponi. Abbiamo denunciato la Gazzetta dello Sport, sappiamo perché lo fanno, c’è di mezzo anche la gara contro il Torino. Abbiamo una vertenza in corso che nasce a causa di questa campagna contro la Lazio. Rischiamo retrocessione o penalizzazione? La Gazzetta semina terrorismo. L’unica contestazione che ci viene fatta è stata quella di non aver fatto la segnalazione all’Asl. La contestazione che ci è stata fatta dalla Procura Federale riguarda un ritardo di due giorni“.
A tornare nelle parole dell’avvocato Gentile è anche la questione del gene N e della differenza di valutazioni tra le diverse istituzioni: “Nessun giocatore della Lazio, qualsiasi sistema si prenda a riferimento, italiano o europeo, è sceso in campo con il dubbio di essere positivo. Il gene N è sintomo di una situazione di malessere che non è inequivocabilmente sintomo di Coronavirus. Quando compare va fatto il tampone molecolare, se è negativo il gene N è sintomo di altro. Il problema è che la Uefa dà risalto al gene N perché dice essere sintomo di Covid. Quando il Campus Biomedico ha detto che i tre calciatori, Leiva, Strakosha e Immobile, avevano il gene N, la Lazio ha fatto i tamponi che hanno dato esito negativo”.