La Juventus, Cristiano Ronaldo e “o fracasso”

La Juventus, Cristiano Ronaldo e “o fracasso”

Photo Federico Tardito / Insidefoto federicoxtardito

Questioni portoghesi. Questioni da dimenticare, ma prima ancora da risolvere, in un modo o nell’altro. Inutile nascondersi: se si scrive il nome di Cristiano Ronaldo al fianco a quello di qualsiasi squadra europea, il pensiero vola immediatamente alla coppa dalle grande orecchie, la Champions League. Se poi quella squadra europea si chiama Juventus, cioè proprio quella squadra per cui proprio quella coppa è diventata oramai un’ossessione, il pensiero “Cristiano Ronaldo=Champions League” diventa un obbligo più che un obiettivo. Ed invece l’accoppiata Juventus-Cristiano Ronaldo, prima ancora della sua terza stagione in bianconero, si è rivelata un fallimento, anzi, per dirla alla portoghese, un “fracasso”.

O FRACASSO

Limitiamoci al campo. Difficile dire quanto centri l’acquisto di Cristiano Ronaldo ed il suo ingaggio con le difficoltà economiche che sta attraversando la Juventus, comunque comuni alla maggior parte dei club nell’epoca del Covid. Difficile, inoltre, quantificare il ROI dell’operazione CR7 in termini di marketing, merchandising e visibilità. Quindi, limitiamoci al campo. Il fallimento, o fracasso, è evidente. Quale tifoso della Juventus avrebbe sognato di vincere “soltanto” due scudetti e due Supercoppe Italiane il giorno dell’annuncio di Cristiano Ronaldo? E quale dirigente bianconero avrebbe firmato per questi traguardi? E, lo stesso Cristiano Ronaldo, si sarebbe accontentato di alzare soltanto trofei nazionali? La risposta è tutta scritta sul volto di CR7 dopo il gol del 2-2 del Porto che butta fuori dalla Champions la Juventus prematuramente per la terza stagione di seguito: “o fracasso”.

FALLIMENTO EUROPEO

Con il 3-2 casalingo contro il Porto, successivo all’1-2 incassato in Portogallo, la Juventus è fuori dalla Champions League agli ottavi di finale, per la seconda stagione consecutiva, e prima ancora delle semifinali per la terza stagione di fila. Da quando c’è Cristiano Ronaldo a Torino, la Juventus è stata eliminata prima ai quarti, poi due volte agli ottavi: come si dice fallimento in portoghese?

Dire che, prima l’Ajax contro la Juve di Allegri, poi il Lione contro la Juve di Sarri ed oggi il Porto contro la Juve di Pirlo, erano tre squadre sicuramente alla portata dei bianconeri è solo un modo di mettere il dito in una piaga grande quanto un canyon. Ci si aspettava di più, dalla Juventus e soprattutto da Cristiano Ronaldo. Il portoghese non ha fatto mancare il suo apporto in fase realizzativa. Dopo un inizio difficile, CR7 ha preso il pallottoliere, in Italia così come in Europa a dirla tutta: in tre stagioni, 22 presenze in Champions League, 14 gol e 4 assist, un bottino niente male. Sì, ma questo era il minimo che ci si potesse aspettare da uno come Cristiano Ronaldo. I gol erano il minimo garantito, il vero valore aggiunto doveva essere trascinare la squadra a quel trofeo dalle grandi orecchie. Senza la Champions, dopo tre stagioni di CR7 in bianconero, il riassunto non può che essere in una parola: “o fracasso”.

O FRACASSO DI RONALDO

“o fracasso” di Cristiano Ronaldo si è materializzato proprio nella serata più importante. Dopo la sconfitta per 2-1 ad Oporto, la Juventus puntava alla remuntada e sugli scudi metteva il connazionale dei biancoblu di Portogallo: Cristiano Ronaldo. Ed invece proprio CR7 è stato il peggiore in campo. L’ex Manchester United ha fallito un gol nell’ultimo quarto d’ora di partita con un colpo di testa che il miglior CR7 avrebbe tramutato nel gol decisivo ad occhi chiusi e si è colpevolmente ed inspiegabilmente girato di spalle sul calcio di punizione di Sergio Oliveira che si è trasformato nel gol qualificazione per la squadra di Sergio Conceicao. Oltre a questo, una partita da cancellare, con tanti passaggi e stop sbagliati: un’eresia per uno come Cristiano. Unica nota positiva della sua partita l’assist, solo in parte volontario, per il primo gol di Federico Chiesa, lui sì un acquisto azzeccato. Troppo poco per Cristiano Ronaldo, sia stasera che, forse, nella sua intera esperienza bianconera.

E così si chiude, proprio contro una squadra portoghese, la terza Champions League bianconera del portoghese Cristiano Ronaldo. Tre Champions League, la coppa dalle grandi orecchie a cui la Juventus tanto puntava, e tre premature e deludenti eliminazioni. Come si dice fallimento in portoghese? Ah già, o fracasso.