La Juve è spaccata: crolla il muro difensivo, 5 gol subiti nelle ultime 4 partite
Continua il momento da incubo della Juve, che registra dati allarmanti anche in quello che da sempre è considerato il suo punto forte: la difesa. 5 gol subiti nelle ultime 4 giornate, dato che fa spaventare, ma anche riflettere.
La Juventus non sa più vincere e dopo i passi falsi contro Empoli, Inter e Udinese si ferma anche nella trasferta contro il Verona. La squadra di Allegri si è trovata a rimontare lo svantaggio iniziale, raggiunto grazie ad un calcio di rigore trasformato da Dusan Vlahovic, che continua a confermare il suo stato di grazia.
Il serbo ha infatti messo a segno 7 gol nelle ultime 6 partite disputate, a dimostrazione del fatto di quanto la Juve sia totalmente dipendente da lui sotto l’aspetto realizzativo. Eppure, fa strano pensare a come si sia ribaltata la situazione, quando fino a qualche mese fa Vlahovic era considerato il tallone d’Achille della squadra, mentre ora è il punto di riferimento.
Riferimento che prima lo si trovava nella difesa solida e granitica costruita da Massimiliano Allegri, che subiva appena 7 gol dopo 14 giornate e che, registrava numeri che facevano presagire ad un testa a testa con l’Inter fino al termine della stgaione. Ma tutte quelle certezze accumulate con il tempo sono andate a svanire in men che non si dica e ora a far trapelare un forte senso di preoccupazione è proprio il fatto che questa squadra ‘sembra poter prendere gol da un momento all’altro‘.
Juve, la media è crollata: i dati lo confermano
A confermarlo sono anche i dati negativi che si stanno verificando, dato che fino al 21 gennaio la media dei tiri subiti era di 11,6, di cui il 2,7 nello specchio e con una precentuale di 0,6 gol subiti. Ora, invece, si è passati a 13,3 – 4,5 – 1,3, in appena 4 partite disputate, contro la media delle 21 precedenti.
Inoltre, sono 4 parite consecutive in cui la Juve prende gol e questo non accadeva da maggio scorso, quando raggiungse le 5 gare consecutive senza clean sheet. Numeri che fanno rabbrividire e che non lasciano segnali positivi in vista di quella che sarà questo finale di campionato.
Calo di attenzione ed errori individuali: cosa succede?
E’ chiaro che le assenze di Danilo prima e di Bremer poi, hanno, inevitabilmente, tolto tantissimo alla retroguardia della Juve in due di queste 4 partite, ma è altrettanto evidente che questo non può essere un alibi, soprattutto quando si prendono gol per errori individuali.
Basti pensare al gol realizzato dall’Udinese a Torino, che ha agevolato Giannetti, o come per la rete di Folorunsho, con Gatti e Rugani che non erano affatto ben posizionati in occasione della rete. E’ proprio su questo che bisogna accendere un focus di attenzione, soprattutto se prendiamo in considerazione le parole di Allegri e di Alex Sandro, quando parlano di ‘cali di attenzione‘. Cali che non sono più ammessi dalle parti della Continassa, perchè ‘i margini di errore sono finiti’.