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UFFICIALE | La Juve dice addio a Rabiot! Giuntoli: “Felice futuro”

Adrien Rabiot dà ufficialmente l’addio alla Juventus. Il centrocampista francese non ha rinnovato il proprio contratto, andando così via a parametro zero dai bianconeri.

Sebbene fosse già nell’aria, ora è ufficiale. L’avventura di Adrien Rabiot alla Juventus è ufficialmente terminata. Il centrocampista francese dà l’addio definitivo al club bianconero. Scaduto il proprio contratto annuale in data 30 giugno, il classe ’95 ha deciso di non accettare la proposta di rinnovo avanzata da Cristiano Giuntoli, lasciando così la Continassa a parametro zero. L’ex PSG ha rispedito al mittente l’ultimo tentativo della Vecchia Signora, ovvero un biennale da 7,5 milioni di euro netti a stagione con opzione per il terzo.

Juventus, Rabiot saluta i bianconeri: il comunicato

In rosa dal luglio del 2019, Adrien Rabiot lascia definitivamente la Juventus per una nuova avventura della sua carriera. Sul calciatore transalpino ci sarebbero diverse opportunità con la Premier League in prima linea. A seguire, ci sarebbe il Real Madrid di Carlo Ancelotti, mentre l’ultimo baluardo sarebbe costituito dal Milan, sebbene il complicato nodo sull’alto ingaggio del francese. Di seguito, il comunicato del club bianconero:

“Adrien saluta il nostro Club dopo avere raggiunto e superato quota 200 presenze con la nostra maglia, diventando il quinto francese nella storia della Juventus a riuscirci. Per la precisione sono 212 le gare giocate dal centrocampista transalpino con i nostri colori, numero che gli ha permesso di diventare il terzo francese di sempre – al pari di Zinedine Zidane – proprio per numero di apparizioni con la Juventus alle spalle soltanto di David Trezeguet (320 presenze) e Michel Platini (224)”.

Il direttore sportivo bianconero, Cristiano Giuntoli, in merito all’addio al calciatore ha inoltre cosi dichiarato, in occasione della conferenza stampa odierna: “Volevo ringraziare Rabiot, a cui è scaduto il contratto il 30 giugno. Gli vogliamo augurare tutti un felice futuro professionale e non”.

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Published by
Gabriele Greco