La griglia di partenza della Premier League 2021-22
Mancano poco più di 24 ore all’inizio della nuova stagione di Premier League, il campionato più ricco e affascinante del mondo. La favorita numero uno resta sempre il Manchester City: i campioni in carica si sono rafforzati con l’arrivo di Grealish e non mollano la presa su Harry Kane. Ma Chelsea (che ha appena acquistato Lukaku), Liverpool (che ritrova Van Dijk), e Manchester United (che riaccoglie Sancho) sono pronti a contendere lo scettro ai ragazzi di Guardiola. In ottica salvezza occhio alla matricola Brentford, all’esordio in Premier League. Vediamo nel dettaglio la griglia di partenza della Premier League 2021-22.
1. Manchester City
Tra la soddisfazione per un titolo vinto in scioltezza e la delusione per la Champions persa in finale nel derby inglese con il Chelsea, il City di Guardiola si affaccia alla nuova stagione come assoluta favorita: a una squadra già fortissima si è aggiunto l’innesto del nazionale inglese Jack Grealish, arrivato dall’Aston Villa per la cifra monstre di 117 milioni di euro. I Citizens poi vogliono ancora strappare al Tottenham Harry Kane, gli Spurs finora hanno respinto al mittente tutte le offerte, ma a due settimane dalla chiusura del mercato il discorso resta aperto. L’eventuale arrivo del bomber della nazionale inglese regalerebbe a Guardiola un centravanti duttile e completo, dopo la partenza di Aguero. Con o senza di lui, il City resta decisamente la squadra da battere.
2. Chelsea
Campione d’Europa in carica e fresco vincitore della Supercoppa europea, con l’arrivo in panchina di Thomas Tuchel il Chelsea ha cambiato marcia, e l’arrivo di Lukaku dall’Inter non fa che aumentare le ambizioni dei Blues. Il centravanti belga nello scacchiere del tecnico tedesco andrà a sostituire un deludente Werner, anello debole dell’attacco del club londinese. Per il resto la squadra è quella dell’anno scorso: Mendy tra i pali, Thiago Silva e Rudiger in difesa, Jorginho a centrocampo, Havertz e Mount a sostegno della punta. Una squadra da titolo.
3. Liverpool
I Reds vengono da una stagione che definire da montagne russe è usare un eufemismo: primi fino a dicembre 2020, crollo totale a inizio 2021 con una serie storica di sconfitte casalinghe, ottavo posto in classifica e zona Champions (ma anche Europa League) lontanissima, rimonta miracolosa e risalita fino a un onestissimo terzo posto finale, in un’annata caratterizzata anche da tantissimi infortuni. La squadra di Klopp finora non è stata grande protagonista del mercato: è arrivato solo il difensore centrale Konatè, acquistato per 40 milioni di euro dal Lipsia. D’altro canto l’unica cessione di rilievo resta quella di Wijnaldum, passato a parametro zero al Psg, e le ambizioni del club restano altissime. Il più importante acquisto però arriva dall’infermeria: dopo quasi un anno Virgil Van Dijk torna a disposizione della squadra. Sarà lui l’uomo in più del Liverpool quest’anno?
4. Manchester United
La scorsa stagione è arrivato un insperato secondo posto, quasi impronosticabile a inizio campionato. Anche in virtù di questo i Red Devils vogliono continuare a volare alto, e per farlo hanno perfezionato il ritorno a casa di Jadon Sancho (85 milioni di euro dal Borussia Dortmund per il nazionale inglese cresciuto nelle giovanili dei cugini del City). Pogba resta, Cavani anche. I ragazzi di Solskjaer partono indietro nella griglia di partenza, ma per il titolo ci sono anche loro.
5. Leicester
Per il secondo anno di fila la qualificazione in Champions League è sfuggita all’ultima giornata. Un peccato, per una squadra che negli ultimi mesi è riuscita a mettere in bacheca FA Cup e Community Shield, a discapito rispettivamente dei campioni d’Europa del Chelsea e d’Inghilterra del Manchester City. La squadra di Brendan Rodgers è decisa a riprovarci, con il solito Jamie Vardy in attacco, Youri Tielemans a centrocampo e James Maddison sulla trequarti, anche se quest’ultimo potrebbe partire. Nel corso di questi anni le Foxes hanno dimostrato che il titolo del 2016 non è stato un colpo di fortuna, e dopo anni ai piani alti della classifica l’Europa più nobile non è un sogno, ma un obiettivo concreto.
6. Tottenham
Finito l’interregno di Ryan Mason a seguito dell’esonero di Josè Mourinho, sulla panchina degli Spurs è arrivato Nuno Espirito Santo, reduce da quattro stagioni come tecnico del Wolverhampton. Il divertimento è assicurato, i risultati vedremo. La società del nord di Londra non ha intenzione di privarsi di Harry Kane, con il capitano e giocatore simbolo della squadra corteggiato dal City di Guardiola; e ha rinforzato la rosa con gli innesti dei due ex Atalanta Romero e Gollini e di Bryan Gil dal Siviglia. L’Europa è alla portata, la Champions un po’ meno.
7. Arsenal
Si preannuncia un’altra annata di transizione per i Gunners. La squadra allenata da Mikel Arteta, classificatasi ottava nella scorsa Premier League, si è rafforzata con gli arrivi del difensore centrale Ben White dal Brighton, il centrocampista Lokonga dall’Anderlecht e del terzino Nuno Tavares dal Benfica; ma non sembra abbastanza per colmare il gap con quelle davanti. Europa League massimo obiettivo realisticamente raggiungibile.
8. Leeds
La squadra guidata dal loco Bielsa è stata una delle sorprese positive della scorsa stagione. I Whites, da neopromossi, hanno concluso al nono posto, ben oltre le più rosee aspettative. In estate sono arrivati Junior Firpo dal Barcellona e Jack Harrison dal Manchester City. Perno della squadra resta “il Pirlo dello Yorkshire” Kalvin Phillips, protagonista di un ottimo europeo con la nazionale di Southgate. Restano anche Bamford, Raphinha e Rodrigo. Fare meglio dello scorso anno è tutt’altro che impossibile.
9. West Ham
Gli Hammers vengono da un campionato a tratti esaltante, con la qualificazione in Champions accarezzata per svariati mesi e sfumata solo nelle ultime giornate, con un sesto posto finale che vale comunque l’Europa League. Cessione di Felipe Anderson (di ritorno alla Lazio) e arrivi di Areola e Dawson a parte, la squadra è la stessa dell’anno scorso, con Fornals a sostegno di Antonio e Yarmolenko. Ma ripetere l’exploit dell’anno scorso sarà difficile.
10. Everton
Iniziata con grandi speranze e aspettative, l’ultima stagione dell’Everton si è conclusa con un mediocre decimo posto. Carlo Ancelotti ha ceduto alle sirene del Real ed ha lasciato la panchina della seconda squadra di Liverpool dopo un anno e mezzo, sostituito da Rafa Benitez, legato per sempre alla sponda rossa della città dopo la notte di Istanbul. Calvert-Lewin resta, James Rodriguez forse. Squadra da metà classifica.
11. Wolverhampton
I Wolves hanno dovuto dire addio dopo quattro stagione al loro allenatore Nuno Espirito Santo, trasferitosi sulla panchina del Tottenham e sostituito da un altro portoghese, Bruno Lage. Ceduto il portiere Rui Patricio alla Roma, è arrivato Josè Sà dall’Olympiakos, assieme a Trincao (in prestito) dal Barcellona e Nouri dall’Angers. Difficile vedere questa squadra nella parte sinistra della classifica.
12. Aston Villa
Trascinati da uno straripante Jack Grealish, i Villans hanno concluso la stagione con un discreto undicesimo posto, dopo aver viaggiato anche nelle parti altissime della classifica. Ora Grealish è stato ceduto al City, e con i proventi della sua cessione (117 milioni di euro) sono arrivati Buendia dal Norwich, Ings dal Southampton e Bailey dal Bayer Leverkusen, oltre a Tuanzebe in prestito dallo United e Ashley Young a parametro zero dall’Inter. Restano gli altri pezzi pregiati della squadra di Dean Smith: l’argentino Emiliano Martinez, portiere titolare dell’Albiceleste e fresco vincitore della Copa America, Ollie Watkins, Mings e McGinn. Basterà per compensare la partenza del fantasista inglese?
13. Southampton
Dopo una stagione a due facce conclusa al quindicesimo posto, i Saints hanno perso il loro giocatore simbolo Danny Ings, ceduto all’Aston Villa, rimpiazzandolo con Adam Armstrong dal Blackburn. Non proprio la stessa cosa. Via anche l’ex Juve Lemina, ceduto al Nizza. Chiavi della squadra affidate a James Ward-Prouse, con l’obiettivo di una salvezza tranquilla.
14. Crystal Palace
Dopo l’addio di Roy Hodgson, sulla panchina delle Eagles è arrivato il francese ex Juve e Inter Patrick Vieira. Ceduti in prestito Van Aanholt e Townsend, sono arrivati Guehi e Andersen, rispettivamente da Chelsea e Lione. Stagione che si preannuncia avara di soddisfazioni, ma la salvezza non dovrebbe essere un problema.
15. Burnley
Dopo aver chiuso l’ultimo campionato al quartultimo posto, la squadra allenata da Sean Dyche proverà a restare nella massima serie per il sesto anno di fila. Squadra invariata rispetto alla scorsa stagione, fatta eccezione per l’addio del difensore Ben Gibson, partito in direzione Norwich e sostituito dal giovane Nathan Collins, in arrivo dallo Stoke City. I Clarets puntano tutto sull’estro di McNeil e sui gol di Chris Wood, nella speranza che sia sufficiente.
16. Brighton
I Seagulls hanno dovuto rinunciare a Ben White, ceduto per 58 milioni all’Arsenal, e sperano che lo zambiano Mwepu, acquistato dal Salisburgo per 23 milioni, sia il degno sostituto del terzino inglese. Per il resto pochi cambiamenti per la squadra guidata da Graham Potter, che punta a restare in Premier per il quinto anno consecutivo. Obiettivo non scontato, ma decisamente alla portata.
17. Brentford
Esordio in Premier League per le Bees, che dopo aver battuto il Swansea nella finale di Championship la scorsa primavera tornano nella massima serie dopo 74 anni, quando si chiamava First Division. Gli eroi della promozione Toney e Mbeumo sono rimasti e a loro si è aggiunto il difensore norvegese Ajer, acquistato per 15 milioni dal Celtic. La squadra di Thomas Frank vuole continuare a divertirsi anche in Premier, ed è pronta a stupire ancora, regalando ai propri tifosi la permanenza nella categoria.
18. Newcastle
Nessun acquisto, nessuna cessione per i Magpies. La squadra di Steve Bruce ha concluso lo scorso campionato al dodicesimo posto ottenendo una salvezza tranquilla; l’impressione è che quest’anno serva qualcosa in più per non retrocedere. Si attendono rinforzi nelle ultime settimane di mercato, come l’imminente arrivo del giovane Joe Willock dall’Arsenal.
19. Norwich
Tanti nuovi innesti per i Canaries, altra neopromossa di questo campionato, dopo un anno in Championship. Spicca l’arrivo in prestito del giovane Gilmour dal Chelsea, ma pesa la partenza del bomber Buendia, direzione Aston Villa. Al tecnico tedesco Daniel Farke il compito di trascinare questa squadra verso la salvezza. Un’impresa che si preannuncia tutt’altro che semplice.
20. Watford
Ritorno nella massima serie dopo un solo anno di purgatorio per gli Hornets, ma il valore della rosa allenata dallo spagnolo Xisco resta modesto; pertanto il Watford è tra i principali indiziati per la retrocessione. Da segnalare l’arrivo a parametro zero di Danny Rose dal Tottenham, ma per restare in Premier serve ben altro.
Questa però è solo la griglia di partenza, la Premier League 2021-22 deve ancora iniziare e tutto può accadere. Si comincia domani sera alle 21 con Brentford-Arsenal, buon divertimento!