La Fiorentina si aggiudica i primi 90′ della semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta
I secondi 45′ si aprono con due novità dalla panchina dell’Atalanta: dentro Scamacca ed Ederson e fuori Miranchuk e Pasalic, ammoniti e tra i più deludenti della prima frazione. Sugli spalti le telecamere di Mediaset inquadrano inoltre il tecnico della nazionale Luciano Spalletti, per l’ennesima volta presentatosi all’Artemio Franchi per visionare i possibili convocabili: buona occasione per lo stesso Scamacca e Belotti al fine di aggiudicarsi un posto nel reparto offensivo azzurro durante in vista dell’europeo.
L’atteggiamento dei bergamaschi durante i primi minuti del secondo tempo appare profondamente diverso rispetto alla prima metà del match, fatto che vale ai ragazzi di Gritti un corner dopo appena 3′ della ripresa: da quest’ultimo è Hien a rendersi pericoloso accompagnando con il piedi la forte battuta di Koopmeiners, l’ex Verona non riesce a dare forza e permette a Terraciano di respingere verso l’esterno. Buon intervento comunque del portiere di casa che risulta previdente nel posizionamento tra i pali, altrimenti la chance dei bergamaschi avrebbe potuto provocargli paturnie ben peggiori.
Dopo la paura iniziale però è nuovamente la Fiorentina ad alzare il proprio baricentro per portare densità dentro la metà campo dei rivali che, quest’oggi, stanno trovando molti problemi a costruire trame abbastanza veloci da sorprendere l’incessante pressing dei ragazzi di Italiano. E’ proprio da uno dei palloni recuperati nella metà campo avversaria che si avvera un’occasione molto importante per la testa di Nico Gonzalez, l’argentino riesce a impattare bene un cross di Ranieri ma la risposta di Carnesecchi è di grande fattura.
Da evidenziare la prestazione del centrale fiorentino che sin qua sta limitando Lookman con grinta e tenacia, caratteristiche che Ranieri sa sempre ben miscelare in occasioni come queste. Al 62′ si annota un’altra grande occasione per Nico Gonzalez, stavolta capitatagli sui piedi: bravo Parisi a eludere la marcatura avversaria e a pescare l’argentino smarcato in area di rigore, una volta giratosi la conclusione però trova ancora la strenue resistenza di Carnesecchi che riesca a deviare in angolo anche questo pallone. Se l’Atalanta sin qui è rimasta in partita lo deve in gran parte alle prodezze del suo portiere.
La reazione dell’Atalanta arriva finalmente al 66′ quando Bakker spreca da ottima posizione l’appuntamento con il gol, particolare di non poca rilevanza è che ad orchestrare l’azione sia stato Lookman: l’unica volta che è riuscito a eludere la pressione di Parisi e Ranieri, il nigeriano ha saputo combinare un ottimo spunto per i propri compagni. La parte finale dell’azione però non rende merito all’ottimo lavoro svolto in precedenza.
Sul ribaltamento di fronte la Fiorentina riesce a conquistare un angolo dove Belotti riesce a spizzare di testa trovando Ranieri solo davanti al solito Carnesecchi che stavolta riesce a risultare efficace pur se non operativo: la principale colpa stavolta è di Ranieri che impatta il pallone in maniera scoordinatissima facendolo terminare ben fuori dallo specchio.
Arrivati al 78′ Italiano compie il primo cambio togliendo Barak per Arthur, mossa utile a gestire il possesso palla, mentre Gritti getta dentro l’oggetto misterioso Elbilal Tourè: il suo acquisto è stato il più oneroso nella storia della Dea ma sin qui non è risultato funzionale a causa di un brutto infortunio a fine Agosto. La sostituzione aumenta il peso specifico dell’attacco atalantino il quale però continua a essere pericoloso solamente da fuori area, al 79′ con una flebile conclusione di Scamacca che vicino al 90′ rischia il cartellino rosso per un’entrata vagamente a piedi uniti sui piedi di Milenkovic.
Gli ultimi minuti di gioco non regalano ulteriori emozioni al Franchi dove la Fiorentina conquista meritatamente la vittoria: il vantaggio però potrebbe apparire esiguo in vista del ritorno da giocarsi al Gewiss stadium ma, qualora Bonaventura e compagni dovessero offrire la stessa qualità di performance, la finale di Roma potrebbe non apparire così lontana.