Fiorentina e Atalanta portano in ratifica i primi 45′ della Semifinale di andata valevole per la Coppa Italia
4-2-3-1 contro 3-4-1-2 due moduli apparentemente differenti ma dai principi molto simili quelli con cui hanno deciso di schierarsi Italiano e Gasperini, sarà interessante osservare in questi primi 45′ chi sarà la squadra più aggressiva tra le due. Sugli spalti invece si respira tutta la rivalità costruita in anni recenti dalle due compagini. Nei primi 10′ di gioco tanto studio in campo, il giro palla orchestrato a targhe alterne appare indirizzato più a comprendere i punti deboli nella linea avversaria piuttosto che a creare pericoli.
Non è un caso che il momento più pericoloso avvenga di queste prime battute capiti sui piedi di Carnesecchi che, a causa di un indecisione, quasi rischia di regalare la palla al pressing congiunto di Belotti e Nico Gonzalez.
Intanto la Curva Fiesole inizia a intonare cori ben poco rispettosi contro la mamma di Gasperini, dimostrazione di quanto l’astio presente tra le parti sia acuto. Ricordiamo che il tecnico pescarese è in tribuna causa squalifica, al suo posto sulla panchina è presente il vice Gritti. Tale evento viene però interrotto precisamente al minuto 10 quando tutto lo stadio è unito nel fare i propri auguri a Giancarlo Antognoni, da ieri neo 70enne.
Durante il primo quarto d’ora di partita la battaglia annunciata dai due tecnici avviene principalmente a centrocampo dove Mandragora e Bonaventura risultano i maggiori indiziati dei falli avversari: ben 6, lato ospite, fin qui. La mediana viola sta infatti adottando un atteggiamento più coraggioso, volto a pressare in avanti gli avversari mentre i colleghi dirimpettai preferiscono arretrare il proprio raggio di azione concentrandosi sulla costruzione dal basso.
Sono però i padroni di casa a prendere il sopravvento dell’inerzia intorno al 20′ quando l’alto baricentro dei toscani viene premiato da buone occasioni su calcio da fermo, in una di queste è un batti e ribatti tra la difesa nerazzurra e Bonaventura a impegnare Carnesecchi in una buona risposta con gli arti inferiori, pochi minuti più tardi è invece Belotti a sprecare un bellissimo suggerimento di Nico Gonzalez dall’esterno destro dell’aria di rigore: l’ex Toro non arriva puntuale.
La grande mole di interruzioni operata dall’Atalanta viene punita dall’arbitro Mariani alla mezz’ora di gioco quando il russo Miranchuk stende Parisi con un intervento scomposto. Durante lo stesso minuto di gioco però la tenacia della Fiorentina viene premiata anche dalla dea Eupalla che consegna il vantaggio ai viola: a fare da mediatore è Rolando Mandragora che, incaricandosi di una conclusione da lontanissimo, esplode il destro trovando il gol della Doemenica. Si, anche se ci troviamo a Mercoledì. Troppo bello il gol del numero 38 per poterlo catalogare nell’ordinario, la conclusione è stata aiutata dalla deviazione del palo ma anche la difesa nerazzurra non pare esente da colpe: troppo bassa la linea di Kolasinac e compagni.
Fiorentina-Atalanta
La rete subita non sembra addurre troppe forze nelle capacità ospiti che, sino al 40′, non sembrano risultare sufficienti per impensierire la porta di Terraciano: zero infatti le conclusioni a cui ha dovuto opporsi il portiere gigliato.
Al contrario invece è Nico Gonzalez a imporsi lungo la parte finale della prima frazione di gioco con alcune interessanti incursioni centrali volte a spezzare l’uggiosa gabbia che sembra essergli stata costruita addosso. Fin qui però l’argentino ha dimostrato più gamba degli altri. Finisce così la prima frazione di gioco, con l’Atalanta a digiuno di occasioni e una Fiorentina totalmente in controllo.