La crisi Russia-Ucraina non cambia la finale di CL, che resta a San Pietroburgo

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(Photo by SUSANA VERA/POOL/AFP via Getty Images)

La crisi tra Russia e Ucraina continua a destare preoccupazioni, non solo a livello politico ma anche a calcistico. Questo perchè la finale di Champions League, in programma il 28 maggio prossimo, è a San Pietroburgo: una location che, per questioni anche di opportunità politica, dopo gli eventi della notte, in molti hanno iniziato a dubitare. Con un comunicato stampa, la UEFA ha però smentito eventuali novità nell’immediato: “La UEFA sta monitorando in maniera costante e da vicino la situazione. Al momento, non ci sono piani per cambiare la sede”.

La crisi Russia-Ucraina

Tornare ai confini Nato del 1997. La richiesta di Mosca non è così diretta, ma è quello che vuole il Cremlino per fermare i piani d’invasione dell’Ucraina. Una richiesta che l’Alleanza atlantica sembra orientata a rispedire al mittente come ha detto pochi giorni fa il segretario generale Jens Stoltenberg: “I Paesi membri della Nato decidono chi entra, non certo Mosca”.