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La crisi del calcio dilettantistico rischia di toccare il fondo

I numeri dei contagiati sono in crescita e con il nuovo DPCM, tra le restrizioni, figurano anche quelle relative al calcio. Molte categorie si sono viste sospendere i propri campionati. Si parte dalla Serie D maschile e femminile passando Prima, Seconda e Terza Categoria finendo con le giovanili e gli Under 7 e gli Under 6.

CRISI CALCIO DILETTANTISTICO, SPONSOR E RICAVI STADIO

Per quanto riguarda la Serie D, l’Italia vanta 162 squadre che come principale fonte di ricavo hanno una serie di sponsor che spesso sono piccole-medie imprese locali.
Di sovente si tratta di accordi verbali che con la sospensione dei campionati smetteranno di essere attivi con le società che si troveranno davanti a una situazione insostenibile.
Non è un problema della sola serie D, anzi. Anche nelle categorie inferiori ci sono gli sponsor, ovviamente con un minor apporto numerico ed economico.

Per quanto si tratti di ricavi infinitesimali rispetto a quelli delle categorie superiori anche la Serie D patirà mancati incassi da stadio per almeno tutto il prossimo mese. Questi mancati introiti saranno un problema insormontabile per le società che contano su un nucleo di tifosi appassionati. Dopo la prima ondata della scorsa primavera, questa rischia di portare al fallimento decine di società. Diversa la situazione per le categorie sottostanti la Serie D dove i ricavi dello stadio solitamente si usano per coprire i costi dell’attività sportiva. Quindi mancheranno sì delle entrate, ma le attività per cui venivano spesi gli introiti sono, per il momento, bloccate.

CRISI CALCIO DILETTANTISTICO, PARLA IL PRESIDENTE DELLA LND

A farsi sentire a proposito della situazione anche il presidente dei Dilettanti, Cosimo Sibilia, che ha parlato di “disastro annunciato”, attaccando chi “fa proclami come se il calcio a cui pensare fosse solo quello di vertice”. Perché sì, il calcio non è solo Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Lukaku. È costituito anche da tante piccole realtà affascinanti che potrebbero pian piano scomparire a causa dell’emergenza sanitaria.

Da non dimenticare le scuole calcio, anch’esse sospese, luogo di aggregazione per i più piccoli, adesso orfani dello sport di squadra. Una pandemia mondiale che colpisce tutti, nessuno escluso.

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Published by
Giulia Bianchi