Kumbulla e Rrahmani, percorsi inversamente proporzionali tra Roma e Napoli
Marash Kumbulla e Amir Rrahmani. Insieme al centrocampista Sofyan Amrabat, costituivano il tris di gioielli di casa Verona. Nello specifico, i due difensori, hanno ripercorso un sentiero simile a quello che, nella stagione 2009/10 aveva coinvolto Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia. Una coppia difensiva di giovane età che, in poco tempo, era finita nelle mire di tutti i top club. Così è stato anche per Kumbulla e Rrahmani. Il primo è passato alla Roma, in un’operazione in prestito con obbligo di riscatto da quasi 30 milioni di euro. Rrahmani, dal suo canto, si è trasferito al Napoli per circa 15 milioni. I loro percorsi, neanche a farlo apposta, sembrano andare in direzioni completamente opposte.
Kumbulla è partito bene in giallorosso, mentre Rrahmani non riusciva a trovare spazio al Napoli. Mentre il 2000 albanese accumulava 14 presenze totali, condite da due reti tra campionato ed Europa League, il kosovaro 26enne trovava appena 3 minuti di gioco contro il Cagliari, in un percorso ostacolato da guai fisici e il contagio da Covid-19. Ora, sembra che le strade si stiano incrociando, fino ad invertire le tendenze. Infatti, Kumbulla ha presenziato appena 90 minuti nelle ultime quattro partite, rimanendo in panchina per tutti i match contro Atalanta e Sampdoria. Rrahmani, di contro, è forte candidato alla titolarità nel match contro l’Udinese, per sostituire Kalidou Koulibaly. Che sia l’inizio di un’ascesa in maglia azzurra? Nella speranza che il percorso non sia inversamente proporzionale a quello dell’ex compagno, a tal punto da isolare le sue chance alla Roma.