Kovalenko: “Mamma è sola in Ucraina. Impari a convivere con la guerra. Un russo in campo? Non so come reagirei”

Kovalenko, l'intervista a La Gazzetta dello Sport tra gol al Napoli e guerra in Ucraina

Kovalenko, l'intervista a La Gazzetta dello Sport tra gol al Napoli e guerra in Ucraina (Getty Images) - calcioinpillole.com

Viktor Kovalenko ha rilasciato una interessante intervista a La Gazzetta dello Sport. L’eroe del Maradona ha parlato del gol al Napoli e della guerra che sta affliggendo il suo Paese.

Viktor Kovalenko è l’eroe del Maradona. Un gol, quello che ha segnato al 90′ nella gara contro il Napoli, che rimarrà nella storia. Il trequartista ucraino ha regalato una grande gioia al suo Empoli; una vittoria preziosissima per 3 punti altrettanto importanti. Kovalenko non è comunque un titolare di Andreazzoli. Solo 4 presenze per 59′ minuti giocati in questa stagione in Toscana, ma la rete al Maradona cambierà forse qualcosa in meglio per lui. E’ ad Empoli in prestito dall’Atalanta, ma nel frattempo ha anche la testa a casa, nella sua Ucraina ormai da mesi sotto attacco della Russia. Kovalenko ha affrontato questa importante tematica ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Kovalenko: “Il gol al Napoli il più bello della mia carriera”

Ucraina e guerra: “Papà è qui con me, la sera mangiamo insieme e all’ora della cena chiamiamo mamma. Lei è rimasta a Kherson, non vuole lasciare la nostra casa. Per lei non sarebbe facile vivere da un’altra parte, parla solo ucraino. Ci racconta com’è andata la giornata e capita che dica: “Oggi è arrivato qualche missile”. Come fosse una cosa normale. La guerra ha tanti risvolti tragici, tra cui questo: dopo un po’ ci fai l’abitudine, la consideri parte della tua giornata, impari a conviverci. Ma come fai a convivere con la paura, con l’orrore, con il senso di oppressione e prigionia anche se sei libero?”.

Calciatori russi: “Non so come reagirei se trovassi un russo in campo. Non è colpa loro, ma mi dispiace che non abbiano usato i social e la popolarità per diffondere messaggi contro la guerra”.

Gol al Maradona: “E’ stato il gol più bello della mia carriera. Ma anche se fosse stato brutto lo prendevo lo stesso: decisivo, al Maradona, contro i campioni d’Italia. Con Andreazzoli mi trovo bene, giochiamo un po’ come il mio Shakhtar. Spero di tornare a Empoli sui livelli migliori e di meritarmi di nuovo la convocazione in Nazionale. Poter rappresentare l’Ucraina avrebbe per me un valore immenso. E, dopo il pari con l’Italia, speriamo di qualificarci all’Europeo con i playoff”.