Uno, due, tre, quattro e cinque. Erano cinque le sconfitte in Italia per Jurgen Klopp su altrettante partite fino a stasera giocate in Italia. Il tecnico tedesco si è ripreso con gli interessi tutte le sconfitte subite nel Bel Paese contro la povera Atalanta, surclassata da ben uno, due, tre, quattro, cinque gol del Liverpool di Klopp. Mattatore della serata Diogo Jota, protagonista di una splendida tripletta.
Queste le precedenti cinque sconfitte in terra italiana per Klopp:
Un Borussia Dortmund vicecampione d’Europa in carica, arriva al San Paolo per sfidare il Napoli di Rafa Benitez nella prima giornata della Uefa Champions League 2013/2014. I gialloneri si presentano con Robert Lewandovski perno centrale dell’attacco di Klopp, Mkhitaryan e Reus alle sue spalle. Il Napoli parte forte ed al 29’ passa in vantaggio con il gol di Gonzalo Higuain. Gli azzurri però continuano a pressare e a pochi minuti dalla fine del primo tempo, i gialloneri perdono per espulsione sia il tecnico Klopp che il portiere Weidenfeller, autore di un tocco di mano fuori area in uscita su Higuain lanciato a rete. Nella ripresa è sempre il Napoli a fare la partita ed Insigne raddoppia con una splendida punizione al 67’. Nel finale un autogol di Zuniga farà passare solo qualche minuto da brivido per i partenopei che comunque vinceranno la partita. Prima trasferta italiana in Champions per Klopp: espulsione e sconfitta.
24 febbraio 2015: la Juventus supera 2-1 il Borussia Dortmund nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. I bianconeri di Massimiliano Allegri si portano in vantaggio al 13′ con Carlitos Tevez. Immediato pareggiio tedesco con Reus su un erroraccio di Giorgio Chiellini, prima del 2-1 di Alvaro Morata, nella sua prima avventura juventina. Fu una partita equilibrata con due squadre che sulla carta partivano alla pari. La Juve passò 25 minuti da brivido dopo il pari di Reus, rischiando anche di andare in svantaggio: complice l’infortunio di Andrea Pirlo, faro del centrocampo di Allegri. Il Borussia di Klopp schierava Ciro Immobile come unica punta, con alle spalle Mkhitaryan, Reus ed Aubameyang. I tedeschi prima sfiorarono il vantaggio nella seconda metà del primo tempo e poi rischiarono più volte di andare sotto 3-1 nella ripresa. Poche settimane dopo, invece, la Juventus si impose 3-0 in Germania, conquistando il biglietto per i quarti di finale di Champions League.
Klopp torna in Italia su un’altra panchina, quella del Liverpool, il 2 maggio 2018 per la semifinale di ritorno contro la Roma. All’andata i giallorossi di Di Francesco avevano perso in Inghilterra per 5-2, ma venivano dall’incredibile rimonta dei quarti contro il Barcellona. I romanisti, perciò, speravano in una seconda impresa. Nella Roma in porta c’è Alisson, futuro portiere dei Reds che invece tra i pali schierano Karius contro i giallorossi. All’Olimpico finisce 4-2 con la Roma che sfiora la rimonta con l’autogol di Milner, il gol di Dzeko e la doppietta di Radja Nainggolan nei minuti di recupero. Klopp perde ancora in Italia, ma passa in finale che poi perderà contro il Real Madrid.
Passano pochi mesi ed il Liverpool di Klopp, ancora una volta da allenatore vicecampione d’Europa, torna in Italia ed a Napoli. Ad ottobre del 2018, i Reds si presentano al San Paolo contro uno dei primi Napoli di Carlo Ancelotti. Gli azzurri compiono una delle loro migliori prestazioni e si impongono grazie ad un gol nel finale di Lorenzo Insigne. Lo splendido Liverpool di Klopp viene annichilito dalla trama tattica tessuta da Mister Ancelotti ed il Napoli si impone di misura, ma con ampio merito.
Poco meno di un anno dopo, settembre 2019, è ancora Napoli-Liverpool ed è ancora Ancelotti contro Klopp ed è ancora vittoria per Ancelotti e sconfitta per Klopp. Il tecnico tedesco perde la sua quinta partita su cinque giocate in Italia. Come un anno prima, gli azzurri, contro un Liverpool stavolta campione d’Europa in carica, rimettono in pratica una partita perfetta che imbavaglia i Reds dei magnifici Salah, Firmino e Manè. Nonostante un’altra partita dominata, i gol arrivano, come nella precedente stagione, ancora una volta nel finale: all’87’ Mertens su rigore, al 92′ chiude la gara Fernando Llorente.