Kim, in Germania non va: il Bayern lo svende | L’occasionissima viene presa al volo dalla big di Serie A

Kim min-jae, difensore del Bayern a San Siro contro il Milan - lapresse - calcioinpillole.com
Nel Napoli di Spalletti un big, nel Bayern una controfigura. Kim pronto a lasciare la Bundesliga: l’occasionissima viene presa al volo.
Strano davvero il calcio, opinabile tranne la tattica. Per il resto variabile a seconda della stagione e dei campionati, uno diverso dall’altro. Prendete Kim Min-jae, difensore della nazionale sudcoreana, difficile immaginare una trasformazione più radicale. In Italia un pilastro del Napoli di Spalletti dominatore del campionato che fa rima con scudettato, un muro invalicabile che ha conquistato tifosi e addetti ai lavori nella sua unica, ma straordinaria, stagione in Serie A.
Eppure, dopo il trasferimento in Germania al Bayern Monaco, qualcosa si è incrinato. Il gigante coreano sembra aver perso parte della sua aura. Una pedina facilmente mangiabile nello scacchiere di Vincent Kompany. Si sta parlando della stessa persona.
Arrivato tra lo scetticismo generale alle falde del Vesuvio per sostituire l’iconico Kalidou Koulibaly, Kim ha stupito sin dal suo sbarco sul Golfo: dominante nei duelli aerei, preciso nelle letture difensive, sorprendentemente elegante con il pallone tra i piedi.
A Napoli lo chiamarono il “Mostro” e a fine stagione il suo valore di mercato schizzò alle stelle, a tal punto che il Bayern neanche si mise a trattare con il Napoli, pagò i 50 milioni di euro di clausola e lo prese senza indugio.
Da top a flop
Niente copia e incolla. A differenza di Paganin, Kim non ripete. Colpiscono in negativo le sue prestazioni, senza mezze misure, da top a flop il passo è breve: prestazioni opache, errori pesanti, tutto e il suo esatto contrario. Le spiegazioni potrebbero essere molteplici.
Spalletti gli trovò un posto fisso, esaltando le sue caratteristiche e rendendo un difensore funzionale al suo sistema di gioco. Al Bayern si è ritrovato in un sistema più fluido, talvolta confusionario, con continue rotazioni e pressioni molto diverse. Gli altri fattori vanno inquadrati in un contesto emotivo: paese e lingua differenti, ma anche aspettative troppo pesanti da reggere. Ma non tutti i mali vengono per nuocere.
L’occasionissima da prendere al volo
Nel suo restyling per la Signora, il nome di Kim è in cima alla lista di Cristiano Giuntoli, potrebbe affiancare Bremer e Kalulu, loro sì punti fermi, per una difesa bunker a prescindere se dovesse restare Tudor o meno. Per il Bayern Monaco è cedibile, questa una certezza. Bisogna accordarsi sul prezzo, meno di 50 milioni di euro sicuro.
Si potrebbe perfino profilare la possibilità di prenderlo in prestito, con diritto od obbligo di riscatto. Attenzione però all’Inter, deciso e obbligato (da Oaktree) ad abbassare la media di età del gruppo squadra a disposizione di Simone Inzaghi: Kim è un classe 1996, rientra nei parametri nerazzurri. Per questo Giuntoli vuole prendere al volo l’occasionissima, affrettandosi a far esplodere la trattativa.