Dichiarazioni stupefacenti quelle di Moise Kean sul mancato passaggio all’Atletico Madrid a gennaio. Tanta sincerità e umanità nelle sue parole.
Periodaccio per Moise Kean, l’attaccante della Juventus fermo ai box praticamente da dicembre. Un annata, probabilmente, da dimenticare per lui. Kean è fermo per un infortunio allo stinco, che ne sta condizionando enormemente resa e presenza sul campo. Ma le cose per lui si erano messe già male prima, quando il giovane Yildiz è salito in cattedra conquistando la fiducia di Massimiliano Allegri.
Forte discesa nelle gerarchie per Moise, che ha ben capito di non poter godere più dello spazio sperato in campo. Ed effettivamente, così è stato. Nell’attacco a due, Allegri ha preferito altre scelte. Una situazione che ha condotto Kean a cercare una nuova dimora a gennaio, sicuro di poter fare la differenza in una big.
Sappiamo bene com’è andata nel mercato invernale. Il trasferimento all’Atletico Madrid era praticamente cosa fatta, ma al momento delle visite mediche tutto è andato storto. Il club spagnolo ha rifiutato l’acquisto a causa delle condizioni fisiche ancora precarie di Kean, e lui è dunque rimasto alla Continassa.
Non sono comunque mancate altre pretendenti per Moise Kean. Soprattutto in Italia, ci sono stati diversi club pronti ad accoglierlo a gennaio. Chi? Monza e Fiorentina su tutte, hanno fatto seri sondaggi per lui, vogliose di arricchire il tasso tecnico del loro attacco. Ma Moise aveva l’assoluta preferenza di trasferirsi all’estero, e l’Atletico Madrid rappresentava per lui una scelta di grandissimo blasone e prestigio.
Come l’ha presa? Malissimo. Ha raccontato la vicenda sul suo canale YouTube, parlando con estreme sincerità e umanità.
Parole piene di amarezza e delusione quelle usate da Moise Kean per spigare il suo stato d’animo in seguito alla trattativa saltata all’ultimo con l’Atletico Madrid. Si è così espresso in merito l’attaccante bianconero:
“E’ stata davvero dura accettare. Per un momento mi sono sentito deluso. Ero con mia madre e la mia famiglia e mi sentivo di averli delusi. Ma dopo mia mamma mi ha fatto capire che la vita non si fermava lì. Devo andare avanti, sono un uomo adulto e devo prendermi le mie responsabilità e lavorare duro. Prima non sapevo cosa volesse dire lavorare duramente. Dicevo sempre: ho talento, perché dovrei lavorare duramente? Poi ho visto che le persone lavorando crescevano e io voglio essere al top per questo ho iniziato ad allenarmi così forte”.