Karim Benzema, campione e certezza del Real Madrid
Karim Benzema è la certezza del Real Madrid. Non è solo un discorso numerico o tattico, ma un’affermazione intesa a sottolineare come l’attaccante francese sia sempre più decisivo ed indispensabile per i blancos. Tutto questo semplicemente non da ieri, quando il Real Madrid ha superato di misura l’Athletic Bilbao grazie alla rete dell’attaccante francese, ma da qualche stagione a questa parte. Il numero nove blanco, qualche giorno fa, aveva già lanciato un altro segnale forte in occasione del suo 361º gol con un club. A dare eco alla rete siglata contro il Siviglia in campionato è stato un sorpasso statistico significativo, quello su Thierry Henry nella classifica dei migliori marcatori francesi in una squadra diversa dalla Nazionale. Mettere a confronto due centravanti così forti è interessante per capirne sfumature e differenze, ma quasi quasi questo paragone distrae.
È cinico dire che Benzema sia meglio di Henry solo perché al momento ha fatto un gol in più con un club rispetto a lui. Tuttavia, il fatto in sé mette in risalto la caratura dell’uomo che sta portando avanti il Real Madrid. Benzema ha giocato 19 partite in stagione i blancos segnando 12 gol in Liga, di cui è il capocannoniere, 5 in Champions League e fornendo anche 8 assist. Per dare un’idea, il classe ‘87 ha partecipato attivamente a 25 dei 47 gol messi a segno dalla formazione guidata da Carlo Ancelotti. Un rendimento pazzesco di cui il Real sta beneficiando grazie al primo posto in campionato, con una gara in più ma con un +7 rispetto ai cugini dell’Atletico Madrid, e alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
Il Real Madrid nel corso di questi anni è stato nettamente ridimensionato. L’ha dimostrato il doloroso addio di Cristiano Ronaldo nel 2018, quelli più recenti di Sergio Ramos e Varane o quello di Zinedine Zidane dopo i vari successi nazionali e internazionali. È vero che a Madrid sono rimasti senatori come Modric, Kross, Casemiro o Marcelo, è vero che nel frattempo sono anche arrivati giovani promettenti come Vinicius, Rodrygo o Camavinga ma è altrettanto vero che all’interno del gruppo blanco l’eredità più pesante sia capitata a Benzema. Il capitano del Real ha risposto al meglio, dimostrando le proprie qualità di leader e di autentico centravanti.
Non è un mistero che sia capace di segnare in ogni modo, che abbia forza fisica, velocità, potenza tiro, fiuto del gol e col tempo abbia anche imparato sempre di più a giocare per e con la propria squadra. Non gli manca nulla per essere considerato come uno dei migliori attaccanti del mondo, un campione che non sembra aver proprio nulla da invidiare a nessuno. Di certo non può quindi sorprendere il fatto che France Football l’abbia nominato come quarto giocatore dell’anno dietro Messi, Lewandowski e Jorginho. Tuttavia, proprio una delle edizioni più discusse del Pallone d’Oro ha fatto capire come la meritocrazia, nel mondo calcistico, a volte sia piuttosto labile. E di questo nel corso della propria carriera il centravanti nato a Lione ne ha fatto le spese, venendo messo il più delle volte in ombra e quasi relegato ad attaccante “minore”. È forse servito battere un record per capirne davvero le capacità? In fondo, el nueve gioca solo meravigliosamente da più di un decennio.
Adesso Benzema è nella fase più matura della propria carriera. A quasi 34 anni continua a ad avere fame di gol e di successi da conseguire sempre con la maglia del Real, dato che ha messo nel mirino la sua quarta Liga e ovviamente la sua quinta Champions League. Il fatto che quello della vittoria continentale sia sempre considerato un obiettivo stagionale dalle parti del Bernabeu aiuta, così come quello di aver ritrovato l’uomo della leggendaria decima sulla panchina. A livello individuale, forte di una prima posizione e di uno stato di grazia impressionante, un pensiero al Pichichi da parte sua è più che legittimo. Ancelotti ha anche ironizzato su possibile vittoria al Pallone d’Oro, anche se tutto questo dipenderà da molti altri fattori. È incalcolabile capire se possa davvero riuscirci, intanto Karim continua a segnare. Sembra non voler far altro.