Pierre Kalulu è una delle rivelazioni del Milan targato Maldini-Massara. Il giovanissimo difensore, ingaggiato a parametro zero dopo la fine del contratto con il Lione, ha svelato ogni aspetto della sua esperienza in rossonero: “Ci sono molte cose che entrano in gioco, è stata la prima scelta da fare nella mia giovane carriera. Tutto è stato fatto in modo abbastanza semplice. Il Milan è stata un’opportunità unica. Nessuno può prevedere cosa sarebbe successo se fossi rimasto a Lione. Forse sarebbe andato tutto bene, forse no. Anche il Milan è stato un salto nell’ignoto. C’era apprensione, ma dietro c’era anche un vero interesse e un vero progetto. Ecco perché ho scelto il Milan. Ovviamente, quando ti parla Paolo Maldini… Da giocatore capisci che hai qualcuno di importante davanti a te. Non l’ho visto giocare dal vivo perché ero piccolo, ma ti genera qualcosa di diverso dentro”.
Sul progetto del club: “Quando sei giovane e vedi un club che vuole fidarsi dei giovani, questo conta molto. Leao, Saelemaekers, Bennacer … Potrei dire praticamente tutti i nomi. Quasi tutti sono effettivamente giovani. È un piacere avere questa possibilità e poter vincere. L’allenatore si fida di me. Posso mostrare di cosa sono capace”. Sull’esordio contro lo Sparta Praga in Europa League: “Lo sapevo un giorno o due prima. Stranamente, non c’era nessuna pressione particolare. Non mi sono detto: ‘Vado a vestire la maglia del Milan’. I miei amici mi chiedono se ho spesso una pressione extra. Io dico di no. È la stessa pressione quando sei nell’U17. Quando giochi una partita importante, hai sempre una pressione speciale. Ma per me è esattamente lo stesso. Una volta in partita, tutto passa
Ora il Manchester United: “Per noi ogni partita è come una finale. In campionato puntiamo a qualcosa di importante e questo significa vincere. Non importa chi sia l’avversario. Una partita fa sempre guadagnare tre punti. E contro il Manchester, in Europa League, sarà ovviamente una partita dura”. E sul Lione: “Non c’è risentimento, sono rimasto in buoni rapporti. E non ho rimpianti. I tifosi dell’OL mi apprezzano? È sempre un piacere essere apprezzati. Il Lione è tutta la mia infanzia e adolescenza. Quando non giocano in contemporanea con il Milan, do sempre un’occhiata. Ho ancora amici e compagni di squadra in quel gruppo. Se piaccio ai tifosi, sono felice. Spero che vada tutto bene, sia nel calcio che fuori”.