Juventus, un fulmine a ciel sereno | Non ci sono proprio le basi per tenerlo: sconforto Thiago Motta
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Thiago Motta, allenatore della Juventus - lapresse - calcioinpillole.com
Il successo nel Derby d’Italia e un trend per la prima volta positivo, lasciano spazio a un’amara verità: non ci sono proprio le basi per tenerlo.
D’un tratto la luce. Il rimedio contro quella pareggite che era arrivata nella testa della dirigenza bianconera a tal punto da riflettere se davvero Thiago Motta era l’allenatore giusto per l’apertura di un nuovo ciclo in casa Juventus.
Il gioco non è ancora dei migliori, anche con l’Inter la Juventus ha faticato e non poco, è stata perfino molto fortunata a non andare sotto, ma è arrivata fino all’intervallo salvando tutto. Poi, come al solito è arrivata la discesa.
Sì perché dati alla mano la Signora è una squadra che dà il meglio di sé nella ripresa. Sono le statistiche ad evidenziarlo. Se si calcolano solo i secondi tempi, i bianconeri hanno un ritmo da scudetto, seconda con l’Inter, con appena due punti in meno rispetto all’Atalanta.
Trentuno gol fatti nelle riprese contro i 18 realizzati nei primi tempi; 11 gol presi nei primi quarantacinque minuti, 10 dal quarantaseiesimo al novantesimo. Un equilibrio latente che si può spiegare in due modi: negativo perché si parte spesso a handicap, positivo perché la Juventus in un modo o nell’altro si salva.
La svolta dal mercato
Il minimo comun denominatore di un trend che sta cambiando successi (quattro di fila) alla mano, si chiama Randal Kolo Muani. Contro l’Inter, l’ex PSG è rimasto a bocca asciutta dopo le cinque reti tra Napoli, Empoli (doppietta) e Como.
Eppure è riuscito a essere decisivo, offrendo un performante prestazione e fornendo l’assist per la rete da tre punti griffata da Sergio Conceicao. Con Randal Kolo Muani la Juventus si è trasformata, ma il rischio è una vanagloria.
![Randal Kolo Muani](https://www.calcioinpillole.com/wp-content/uploads/2025/02/kolo-muani-lapresse-cip-4.jpg)
Le criticità
Giuntoli continua a ripetere che c’è un ottimo rapporto con il Paris Saint Germain, che Kolo Muani ha grandi chance di restare in bianconero, ma quel prestito secco rischia di diventare un problema e non la soluzione al gioco di Thiago Motta. Il francese è arrivato nella Torino bianconera in prestito secco.
L’idea già maturata in casa Juve è quella di un nuovo prestito con diritto di riscatto per l’estate 2026 fissato a 50 milioni di euro. Ma potrebbe non bastare, soprattutto sei i parigini, come sembra, vogliono una cessione a titolo definitivo, non meno di 75 milioni di euro. Una cifra che la Juventus non potrà spendere, nemmeno vendendo Vlahovic, che si sta svalutando in panchina. Non solo: l’ottimo rendimento di Kolo Muani potrebbe indurre altri club a prenderlo per quella cifra.