Dopo aver ricevuto un secco no alla prima proposta sulla riapertura parziale dell’Allianz Stadium, la Juventus ci riprova.
La società bianconera ha predisposto oggi un nuovo progetto da presentare alla Regione Piemonte in cui prevede l’ingresso di 1000 spettatori. Nel piano precedente veniva richiesto il permesso di ospitare fino al 20% della capienza totale dello stadio (circa 41 mila posti). Questa volta, invece, il numero è largamente inferiore. La società bianconera, però, non ha grandi speranze. Dopo l’uscita dell’ultimo DPCM, infatti, non è possibile ospitare spettatori fino al 7 ottobre per partite in serie. Cosa significa questo? La presenza di parte dei tifosi ci può essere per un’amichevole, ma non per il campionato.
La pressione delle società, però, aumenta. A loro si aggiunge il presidente del CONI Malagò che chiede la riapertura parziale vista la contemporanea ripartenza anche delle scuole. Ma anche la politica si sta dividendo tra favorevoli e contrari. L’ex ministro dello sport Lotti sostiene i club. Il governo, al contrario, mantiene la prudenza e segue le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. La partita sembra lunga e di difficile risoluzione. Probabilmente si aspetterà di vedere come procederanno le aperture delle scuole e poi si deciderà in merito allo sport.
Il rischio all’orizzonte è doppio: da una parte un prolungarsi degli stadi chiusi che impatterebbe ulteriormente sulla situazione economica delle società, dall’altra una riapertura a macchia di leopardo come in Germania.
In tutto questo i tifosi, per la prima volta nella storia, non potranno seguire dal vivo l’inizio della Serie A. Con stadi che possono ospitare anche più di 70 mila spettatori, questo ritardo nell’organizzazione sembra incredibile.
La sicurezza sanitaria prima di tutto, ma ci si aspetterebbe maggior comprensione e dialogo da parte di tutte le componenti del sistema.