Per la Juventus il mese di marzo sarà un crocevia fondamentale per capire se può ancora puntare alla gloria o se, invece, sarà arrivato il momento di fermarsi. I bianconeri sono a 10 punti dall’Inter, con una partita da recuperare, e in Champions League dovranno rimontare la sconfitta subita in Portogallo. La Juventus ha tutte le possibilità per arrivare in fondo e conquistare i propri obiettivi, ma le difficoltà sono palesi. Pirlo sembra essere rimasto uno dei pochi a credere allo Scudetto. Non perchè non ci sia la qualità adatta, ma perchè le assenze iniziano a pesare molto in un periodo ricco di impegni.
Il problema delle indisponibilità sta aggravando lo sviluppo di un’idea di gioco che difficilmente si è vista nella pratica. La Juventus ha alternato grandi prestazioni ad un gioco simil “allegriano” consistente nel rafforzare il reparto difensivo e a puntare sulle qualità di Cristiano Ronaldo. Il problema è che Cristiano Ronaldo non sempre riesce a vincere le partite da solo e a Verona si è visto chiaramente. La squadra non ha retto fisicamente e mentalmente dopo il vantaggio e ha risvegliato un Verona che non sembrava particolarmente pericoloso. Le assenze di Cuadrado a destra e di Arthur sulla mediana stanno mostrando tutte le problematiche di una Juventus incompiuta che non riesce ad esprimere il suo potenziale.
La Juventus è in un momento cruciale anche dal punto di vista psicologico. Contro lo Spezia è necessaria una vittoria per poi affrontare Lazio e Porto nel miglior modo possibile. Dovessero arrivare 6 punti nelle prossime due gare di campionato, probabilmente Pirlo si sentirebbe meno solo nel credere allo Scudetto. D’altra parte inizieranno a rientrare giocatori importanti e il campionato è ancora lungo. La Juventus non può sentirsi fuori dai giochi a marzo. È e resterà la favorita numero 1 per la vittoria finale a meno che non ci siano crolli verticali nelle prossime settimane.