Juventus, senza Arthur e McKennie il gioco latita

Juventus Ronaldo

(Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

La Juventus ha subito una pesante battuta d’arresto ieri sera contro il Napoli. La sconfitta è diversa rispetto a quelle avute contro Fiorentina ed Inter, ma è stata egualmente imprevedibile. I bianconeri, infatti, erano in un ottimo periodo con grandi risultati e buone prestazioni. Il Napoli, invece, sembrava ad un passo dal precipizio tra un clima pesante e tante assenze importanti. La squadra di Gattuso ha avuto il merito di segnare e poi ha difeso con grande ordine senza offrire particolari occasioni. La Juventus, infatti, ha controllato il gioco, ma è stata pericolosa solo due volte in cui ha trovato un grande Meret. La Juventus sembra aver patito fortemente l’assenza di Arthur per le geometrie e la foga di McKennie, entrato nel secondo tempo. Senza di loro il gioco non si è acceso e il possesso è stato sterile.

I bianconeri hanno ricordato per larghi tratti la Roma nella partita contro di loro, ma con un ritmo più basso. Gli effetti sono stati i medesimi: poche vere occasioni e possesso palla inutile. Andrea Pirlo aveva commentato che le modifiche tattiche difensiviste contro Roma ed Inter servivano ad adattarsi al meglio alle avversarie. Tuttavia, ieri sera si è visto un retaggio di questo in una partita che, invece, doveva essere guidata dal pressing e dalla velocità. La Juventus si è trasformata in un ibrido e ha chiarito che senza Arthur e McKennie il centrocampo è un’altra cosa.

Rabiot non sa dare ritmo e contro il Napoli ha fatto veramente poco e Bentancur ha molta meno continuità rispetto allo scorso anno. Se a loro si aggiungono Chiesa pericoloso solo in un’occasione, Morata praticamente assente e Bernardeschi ancora non ritrovato è normale che poi il risultato non arrivi. La Juventus ha rischiato molto, ma è stata graziata dal Milan. Ora l’Inter ha un’occasione d’oro, ma questo campionato dà l’impressione di regalare sorprese ogni settimana. La Juventus deve recuperare e gli infortuni di Arthur e Cuadrado non sono di buon auspicio. Pirlo deve ancora lavorare tanto.