Juventus, scontro tra Vlahovic e la curva: il serbo non ci sta
La Juventus è stata protagonista dell’ennesimo pareggio in campionato ed i tifosi fischiano Dusan Vlahovic.
L’insofferenza dei tifosi bianconeri rispetto ad una stagione che fatica ad ingranare, specie in campionato è sempre più evidente. La Juventus è capace di notti magiche come quella recente contro il Manchester City e di cadute inaspettate quale la sfida contro il Venezia. La curva non ci sta. All’Alianz Stadium si è vista rabbia per una rosa incapace di imporsi come dovrebbe, visti anche gli ingenti investimenti estivi. Il prezzo dello sport non è popolare ma la fede porta i tifosi a passarci sopra, fintanto che si vedono risultati. Dall’infortunio di Gleison Bremer, la Vecchia Signora ha perso smalto e l’impenetrabile reparto difensivo appare talvolta uno scolapasta senza né arte né parte. A seguito del 2-2 contro i lagunari i fischi ed anche gli insulti sono stati per lo più all’indirizzo di Dusan Vlahovic, nonostante il serbo abbia permesso ai suoi di ottenere almeno un punto in quella che sembrava una debacle annunciata.
Dissapori tra Vlahovic e la curva: lo specchio di ciò che non funziona nella Juventus
Al termine della sfida contro il Venezia, terminata 2-2, la squadra si è appropinquata sotto la curva dell’Alianz Stadium guidata da Danilo. I giocatori si sono avvicinati ai tifosi co le braccia alte ed applaudendo verso la curva. Un segno di rispetto e ringraziamento verso i tifosi che nonostante un risultato ed una prestazione deludente hanno sostenuto i propri beniamini. È proprio qui che si è verificato il misfatto. Dal settore riservato agli ultras si è levato un coro d’insulti verso Dusan Vlahovic che includevano anche allusioni al suo passato con la maglia della Fiorentina. Il temperamento e l’impulsività del serbo è ben noto ai più che non si è fatto pregare ed ha risposto a tono. Questa reazione è stata poco apprezzata e ne è uscito un teatrino poco edificante.
Questo episodio è sintomatico di un idillio, quello tra Vlahovic ed i tifosi, al capolinea. Il centravanti è senza dubbio il giocatore più rappresentativo della Juventus e da lui ci si aspetta sempre quel passo in più. Con il decimo pareggio in campionato, i bianconeri rinunciano quasi definitivamente ai sogni di gloria in Italia. Le squadre che si trovano nelle posizioni apicali della classifica corrono e riprenderle appare proibitivo, pertanto gli uomini di Thiago Motta devono fare i conti con un netto ridimensionamento degli obiettivi stagionali. I tifosi non ci stanno e si rivoltano contro il calciatore simbolo. L’uscita dal campo di quest’ultimo solo e sommerso dai fischi nell’incredulità dell’Alianz ha spostato il focus dal terreno di gioco all’aspetto umano.
Il valore di Vlahovic
In tal senso, la Juventus è specchio di come il valore intrinseco di un giocatore sia strettamente legato a quanto guadagna. Il suo ingaggio deve corrispondere giustamente ad un rendimento equo in campo ma a tal proposito i numeri sono dalla parte di Dusan Vlahovic. Il serbo ha sin qui realizzato 11 gol e fornito due assist tra campionato e Champions, quindi 19 uscite stagionali. Eppure ciò non basta a farlo entrare nelle grazie dei suoi tifosi che rivangano il suo passato alla Fiorentina. Esperienza che però gli ha permesso di essere ciò che è ora.
Vista la montagna russa su cui si trova ora la Juventus la diatriba tra Vlahovic e la curva è probabilmente l’ultimo aspetto su cui si dovrà lavorare. Si è assistito tuttavia ad una dolorosa rottura tra tifosi e giocatore che potrebbe in qualche modo avere qualche risonanza rispetto alla sua fiducia e serenità in campo. Il serbo è un fuoriclasse. Talento puro che nel giusto contesto può trascinare mentalmente e sportivamente i suoi. L’auspicio è quello di essere testimoni non solo di una rottura ma anche di una riconciliazione che entrambe le parti meritano.