Juventus, rivelate altre intercettazioni con Arrivabene protagonista
Nuove intercettazioni coinvolgono la Juventus e Maurizio Arrivabene. Il Corriere della Sera ha diffuso altre intercettazioni che riguardano la società bianconera, coinvolta nell’Inchiesta Prisma. Arrivabene, ex dirigente bianconero, si dice turbato per le decisioni della società. Insieme a lui altri dirigenti avevano intuito che le mosse societarie stavano portando ad una situazione critica per le casse della Juventus. Lo stesso Arrivabene, in data 19 ottobre 2021, confessa la sua irritazione: “Ci sono cose che mi fanno accapponare la pelle, ti dirò, perché poi ci saranno anche da prendere delle decisioni. Una cosa riguarda i parametri Uefa, perché dai calcoli che abbiamo fatto noi siamo assolutamente fuori dai parametri. Però può essere che ci siamo persi qualcosa“. “La società rispetta i parametri Uefa” – risponde il direttore finanziario Stefano Cerrato – “per l’iscrizione alla Champions 2022/2023, ma con quelli attuali non potrebbe iscriversi all’edizione 2023-2024“. Arivabene ha parlato anche con i Pm della situazione che ha coinvolto la Juventus: “Devo dire che è un problema del sistema calcio complessivo, non solo di Juve; io sono rimasto devo dire allibito; la Federazione parla di cambiamenti solo ora, dopo il vostro intervento, mi chiedo dove fossero prima“.
Juventus: le intercettazioni di Cherubini
Oltre ad Arrivabene, anche Marco Re, ex direttore finanziario, è stato intercettato mentre parla di alcune mosse societarie che non lo convincono: “Ma tu pensa, uno come Arthur, che per farti la plusvalenza Pjanic hai pagato 75 milioni. Cioè, era palese no? Che non fosse uno di quella cifra lì“. E Cherubini con alcune sue parole può fornire un assist alla difesa: “E’ un tema talmente delicato stabilire il valore di un calciatore, a distanza di anni che lo faccio non è facile. Purtroppo siamo entrati l’anno scorso nel mirino per aver fatto una serie di operazioni determinate anche da acquisti, da scambi, e quindi sembrava che fossero operazioni costruite più su valori economici che tecnici. In realtà abbiamo fatto delle operazioni interessanti anche dal punto di vista proprio tecnico“.