Juventus, quelle parole di Elkann che sembrano ‘salutare’ Ronaldo

“Siamo molto fortunati, come generazione: nove scudetti di fila hanno battuto i cinque di fila che mio nonno mi ricordava. Quanto abbiamo ottenuto in questo decennio è stato straordinario. Abbiamo una squadra che si sta ringiovanendo. Quando si vuole costruire il futuro, come sappiamo bene, si deve puntare sui giovani, e questo comporta degli aggiustamenti”.

Detta la linea il presidente di Exor (la holding che gestisce la Juventus, ndr) John Elkann, intervistato nel corso del programma Porta a Porta. Poche parole ma, senz’altro, significative specialmente in un momento storico per i bianconeri come quello attuale. L’eliminazione col Porto in Champions League, unitamente al distacco di ben 10 punti dall’Inter capolista, hanno aperto profonde fratture in casa Juventus. O meglio, hanno portato alla necessità di riflessioni oculate dove nessuno può dirsi certo della permanenza. In primis Cristiano Ronaldo, celermente passato da ‘campione che fa la differenza’ ad ‘operazione fallimentare’.

Proprio CR7 è al vaglio delle considerazioni più importanti sul futuro della Juventus. Il portoghese rappresenta la voce dei costi più elevata nelle casse della Vecchia Signora. Il suo contratto scade nel 2022 e, dato anche il delicato momento economico dovuto alla crisi pandemica, i piemontesi potrebbero optare per il suo addio. Le parole di John Elkann, in tal senso, assumono quindi un valore differente perché, inevitabilmente, vanno a toccare la programmazione giovanile che, difficilmente, può fare perno su un calciatore di 36 anni. Specialmente a tali costi. 

Come ogni progetto ‘giovane’ che si rispetti, è importante anche l’ausilio di giocatori d’esperienza. Lo sa bene la Juventus che, nell’ultimo decennio, ha sempre avuto una società lungimirante e meticolosa nel programmare i suoi successi. Nulla è deciso, nella stessa misura in cui nessuna ipotesi è da scartare. Sarà un’estate lunga per Ronaldo, così come per i tifosi della Juventus.