Juventus, quale posizione della nuova dirigenza sulla Superlega? Spunta un tweet
La Juventus non ha commentato il parere dell’Avvocato Rantos in merito alla questione Superlega. Nessun vincolo, ma è un indirizzo verso il quale, con tutta probabilità, il Tribunale dell’Unione Europea si rivolgerà per la sentenza attesa per la primavera del 2023. Nessun comunicato in risposta a questo primo step da parte di nessun tesserato bianconero. Anche se…
Continuiamo a lavorare alla riforma del calcio europeo per migliorare competitività, sostenibilità e governance. Abbiamo parlato con i club di 10 paesi che condividono il nostro punto di vista sulle sfide che questo sport deve affrontare. L’immobilità non è un’opzione. pic.twitter.com/yrTTM0kA5b
— A22 Sports (@A22Sports) December 16, 2022
Superlega, il retweet della Juventus
La UEFA e la FIFA non violano il principio di libera concorrenza dell’Unione Europea e dunque non esercitano una posizione di monopolio. In sostanza è questo il parere di Athanasios Rantos, Avvocato Generale della Corte di Giustizia UE, in merito alla questione Superlega. Nulla di definitivo perché questo parere non è vincolante, però nei casi passati il Tribunale si è quasi sempre attenuto all’indirizzo dato dall’Avvocato. Tante le risposte ufficiali, arrivate da UEFA, FIFA, Premier League, ECA e Liga, tra le altre. Anche A22 Sports, la società promotrice del progetto, ha emesso una nota. Nessun segnale invece dalla Juventus, che sta vivendo un periodo molto complicato dal punto di vista dirigenziale.
Il Consiglio d’Amministrazione si è dimesso in blocco a seguito degli sviluppi dell’inchiesta Prisma, mentre la nuova dirigenza aspetta ancora di essere nominata – oltre al nuovo presidente e al nuovo direttore generale, già ufficiali. L’insediamento arriverà il 18 gennaio e dunque nessuno si è esposto sull’argomento. Anche se l’account Twitter ufficiale della Juventus ha retwittato un post proprio di A22 Sports.
Laporta e Perez con Reichart
Nel tweet di A22 Sports appaiono il CEO Bernd Reichart insieme a Florentino Perez, presidente del Real Madrid, e Joan Laporta, numero uno del Barcellona, ossia gli altri due club insieme alla Juventus che spingono per la realizzazione del progetto. “Continuiamo a lavorare alla riforma del calcio europeo per migliorare competitività, sostenibilità e governance. Abbiamo parlato con i club di 10 paesi che condividono il nostro punto di vista sulle sfide che questo sport deve affrontare. L’immobilità non è un’opzione” si legge nel post. Nessuna risposta ufficiale del club bianconero, ma un segnale chiaro.