Juventus, dopo il caso plusvalenze Kulusevski potrebbe tornare: i motivi
Un 2022 da incorniciare per Dejan Kulusevski, fresco vincitore del pallone d’oro svedese. Eppure qualcosa potrebbe cambiare: proprio in una recente intervista, il giocatore aveva ricordato il periodo difficile vissuto in bianconero. Un approccio sbagliato, qualche panchina di troppo e il prestito in un campionato più veloce ed offensivo. Un percorso che potrebbe interrompersi con le ultime notizie legate al caso plusvalenze in casa Juventus. Se le parti non raggiungessero le condizioni valide per l’obbligo a fine prestito, per lo svedese resterebbe solo un diritto di riscatto.
Juventus, dopo il caso plusvalenze può tornare Kulusevski: tutti i dettagli
Il giocatore ex Parma è tra i bianconeri in prestito all’estero, precisamente in Inghilterra. Le condizioni per una sua eventuale cessione definitiva prevedono il 50% di presenze disponibili in questa stagione e la qualificazione alla prossima Champions League, un traguardo difficile da raggiungere. La parte dell’accordo relativa al diritto di acquisizione, a prescindere dai dati stabiliti in percentuali e obiettivi, era garantita da Fabio Paratici, ma l’ex dirigente bianconero è tutt’altro che sicuro di rimanere in Inghilterra. Stessa situazione per il tecnico Antonio Conte.
In un’intervista rilasciata a Aftonbladet, lo svedese ha raccontato il suo periodo a Torino: ” Nella seconda stagione in bianconero ho iniziato a dubitare di me stesso, pensando di non essere così bravo come credessi. È la cosa peggiore che possa capitare a un calciatore. Quindi ho iniziato a dubitare di tutte le decisioni prese sul campo”.
L’operazione da 35 milioni è decisamente a rischio, per questo Kulusevski potrebbe clamorosamente tornare a vestire la maglia della Juventus, che nel frattempo sta cercando di sistemare McKennie, arrivato nella stessa finestra di mercato nel 2020. Da monitorare contestualmente le situazioni legate al caso plusvalenze: un contesto critico non agevolato dalla situazione degli Spurs e dalle poche certezze fornite dalla coppia Conte-Paratici.