Juventus, per parlare di progetto è fondamentale la Champions
Negli ultimi 9 anni la Juventus è sempre stata collegata alla parola Scudetto. Quest’anno, nonostante debba giocare ancora 11 partite, le possibilità di vittoria sembrano ridotte. Non un grande problema per una squadra che ha sbaragliato qualsiasi tipo di rivale in Italia e che ha inanellato record su record. Tuttavia, per la Juventus adesso c’è un problema molto grande che si chiama Champions League. Non riguarda, però, l’andamento nella competizione europea, ma la qualificazione stessa alla coppa. I bianconeri, infatti, si sono infilati in un tunnel complicato ed hanno solo due punti di margine sul Napoli quinto. Per la Juventus la Champions League è fondamentale per molti fattori a partire da quello economico. Senza qualificazione si aprirebbe un futuro difficile da decifrare e sicuramente non consono alla storia bianconera.
Gli ultimi anni
La Champions League è sinonimo di entrate importanti. La Juventus ha sempre avuto come obiettivo, dopo i primi tre scudetti, la lotta per la conquista della Champions League. I bianconeri ci sono andati vicini due volte con Allegri, ma negli ultimi tre anni il calo di risultati è stato evidente. Tuttavia, gli incassi hanno permesso alla società di intervenire nel mercato con grandi acquisti e di avere un grande appeal. Ovviamente, questo non potrebbe esserci con una qualificazione in Europa League. Il periodo storico impone una razionalizzazione dei costi, già pesanti, e perdere una grande fonte di entrate sarebbe assolutamente dannoso.
Il peso dei ricavi della Champions
Nella stagione 2019/2020, nonostante l’eliminazione agli ottavi come quest’anno, i ricavi a bilancio dalla Champions League furono di 86,8 milioni di euro, circa il 15% del totale delle entrate del club. L’importanza della qualificazione al torneo è stata dettata dalla società stessa all’interno del bilancio 2019/2020: “I risultati economici sono significativamente influenzati, direttamente o indirettamente, dai risultati sportivi ottenuti e dalla partecipazione alle diverse competizioni, in particolare alla UEFA Champions League (UCL). Un’eventuale mancata partecipazione, anche dovuta al diniego della Licenza UEFA, alla luce delle regole del c.d.”Financial Fair Play”, potrebbe comportare riflessi negativi significativi sulla situazione economica e finanziaria della Società.”
L’importanza per il proseguimento del progetto
Il calendario del prossimo mese sarà fondamentale per il progetto futuro della Juventus. Il recupero con il Napoli, lo scontro diretto con l’Atalanta e un buon rendimento contro le medio-piccole saranno decisivi per salvaguardare la zona Champions. La linea della società è quella di ringiovanire la rosa con calciatori di qualità. Per poter procedere con questo progetto, però, non saranno possibili ulteriori passi falsi. Le perdite, infatti, dopo i primi sei mesi hanno toccato quota 113 milioni e senza i ricavi della Champions League la soluzione è solo una: “senza pregiudizio per la prosecuzione dell’attività sociale, Juventus potrebbe far ricorso ad operazioni di cessione di diritti alle prestazioni sportive di calciatori, le quali, peraltro, potrebbero risentire della ridotta liquidità del sistema conseguente al perdurare della crisi.“