L’agente di Daniele Rugani, Davide Torchia, ha parlato in esclusiva a TMW della situazione del suo assistito all’interno del contesto Juventus. Il procuratore ha sottolineato le qualità del difensore, spendendo parole al miele su di lui e sul suo dimostrare di poter stare in un club come quello bianconero. Ecco le sue parole, riportate dalla suddetta testata.
Sul futuro del suo assistito
“Rugani è alla Juventus e sa che cosa ha fatto lo scorso anno. Sono anni che Daniele dimostra di poter stare lì. In una società come quella bianconera se si sta lì per tanti anni significa che si è di alto livello. Una cosa su cui insisto è che non è semplice giocare in squadre dove visto che si fanno sempre partite e si deve stare a grandissimi livelli ci sono molti cambi. Poi dobbiamo pensare che la prossima stagione ci saranno, fino all’inizio del Mondiale, 21 partite di Champions League, un massacro. Sulla Lazio per usare una battuta per esserci stato un tramonto ci deve essere stata un’alba. Non c’è stata una vera e propria trattativa”.
Su Tare a Londra e Carnesecchi
“Londra in senso generale di mercato è come dire andare a Milano. Si può trattare per qualsiasi squadra. Carnesecchi mi piace molto. Io sono della scuola dei portiere con una certa tecnica e che l’importante sia parare, poi se sa fare anche il gioco con i piedi meglio. Io la prima volta che l’ho visto ho detto questo mi piace, mi sembra un ragazzo messo e quadrato nel posto giusto. Un portiere diciamo di vecchi tempi”.
Sulla situazione di Maldini e Massara
“Vedendo questa situazione, possiamo dire che non siamo agli ultimi minuti ma più agli ultimi secondi. Poi parliamo di dirigenti che sono stati fondamentali per una grande impresa visto che per me c’erano 2-3 squadre più attrezzate del Milan. Il ruolo di dirigente per una squadra è fondamentale, senza il cuoco la pasta non si fa”.
Sulle tempistiche del mercato
“È normale che adesso la tempistica diventi fondamentale. Per una società pronta e già con le idee chiare. Non siamo più nei tempi dove le nostre squadre hanno la potenza economica di poter fare aste. È, perciò, normale che ci siano molte società che devono capire bene i passi da fare e come muoversi”.