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Juventus, Moggi spara a zero: “Festa dei 100 anni? Ero invitato ma ho preferito il cimitero”

L’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi spara a zero sulla festa per i 100 degli Agnelli, criticando anche Elkann e Del Piero.

Nella serata di ieri, martedì 10 ottobre, si è svolta la festa per il centenario della Famiglia Agnelli alla guida della Juventus. Un vero e proprio show che ha avuto come protagonisti tanti campioni del passato che hanno contribuito a scrivere la storia del club. Tuttavia, nonostante la presenza di tante leggende, ha fatto rumore l’assenza di tante altre. basti pensare ad Andrea Agnelli o alla triade Moggi, Giraudo e Bettega. E proprio Moggi, ai microfoni di Radio Radio lo Sport, ha commentato la celebrazione e la sua assenza non andandoci leggero.

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Juventus, Moggi: “Del Piero presidente? Quei ruoli sono per i professionisti”

Sull’assenza alla celebrazione

“Non era presente nessun Agnelli, sono stato invitato ma ho ritenuto più opportuno visitare il cimitero di Villar Perosa, sono stato li un’oretta e poi mi sono guardato la trasmissione in tv. La festa è stata all’insegna del Folklore, che effettivamente poi è piaciuta a molti. Ho fatto quello che ho ritenuto opportuno avendo rapporti con l’Avvocato Agnelli e con il Dottore”.

Su Elkann

“Io ho un ottimo rapporto con tutti, non discuto il fatto che John Elkann sia il figlio di Margherita, ma non ha partecipato a 100 anni di Juventus, a me delle diatribe interessa poco. Io guardo in faccia alla realtà”.

Del Piero presidente

“Forte dell’esperienza del passato su Del Piero dico che i ruoli dirigenziali è meglio che li svolgano i professionisti. Dirigere una società sportiva ora è come dirigere una grande azienda, dove ci sono bilanci, si portano libri in tribunale eccetera. Con tutto il rispetto di Del Piero, le icone sono fondamentali per il rapporto con i tifosi. Quando sono arrivato ala Juventus l’ho trovato venduto al Parma, sono andato a New York per riprenderlo e riportarlo a casa, dandogli intanto Dino Baggio”.

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Published by
Luca Salera