Juventus-Milan, Pioli: “Bisogna ripartire da dove abbiamo iniziato”

pioli juventus milan

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della vittoria per 0-1 all’Allianz Stadium del suo Milan contro la Juventus. Ecco di seguito le sue parole.

Juventus-Milan, le parole di Pioli

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(Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Sulla partita

“La Champions ci ha dato più di quello che ci si attendeva, ma c’è amarezza. Abbiamo fatto un percorso che nessuno si aspettava, mentre in campionato abbiamo fatto meno. Bisogna sempre partire da dove abbiamo cominciato il percorso. Quest anno è la prima volta dove abbiamo provato ad essere competitivi in due competizioni. La squadra è solida e forte. Non è stato semplice, poi ci sarà il modo di fare tutte le valutazioni. I nostri giocatori per la prima volta hanno partecipato al mondiale ed è stato difficile. Tante cose hanno compromesso il campionato”.

Le parole nel post partita ai giocatori

“Hanno parlato i giocatori, perché loro sono gli attori, anche di quest’annata. Ci tenevamo tanto anche questa sera. Si sono meritati la vittoria ed hanno festeggiato. Non posso che ringraziarli nonostante gli alti e i bassi. Il gruppo non ha smesso di crederci. Ci prendiamo questa soddisfazione e ce la portiamo fino alla prossima partita”.

Sul futuro e sul mercato

“Dipende sempre dagli obiettivi che vogliamo raggiungere. Se vogliamo essere competitivi in campionato e in Champions è chiaro che la squadra va migliorata. Ci vogliono giocatori forti. Sono contento di allenare giocatori giovani. Non è il problema del giocatore pronto, ma dipende da ciò che il club vorrà fare. Facile quest’anno addossare le responsabilità a quelli che sono arrivati questa stagione. Ci vuole pazienza. Capisco che non ce n’è, ma la realtà è che se si punta sui giovani bisogna saperli aspettare. Il club deve avere la sua idea e portarla avanti. Se vogliamo essere il Milan competitivo bisogna prendere giocatori forti, giovani o vecchi che siano”. 

Sul cambio modulo fatto nel post Mondiale

“Non eravamo più squadra con quel modulo. Io sono convinto che con il Tottenham potevamo superarlo solo giocando così. Quando sono tornati i giocatori siamo tornati anche noi. Altre scelte poi le avrò sbagliate e altre indovinate, come capita sempre tutte le stagioni”.